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Calo del 2,1% dei prezzi dei prodotti alimentari nel 2024

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L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha rivelato che i prezzi alimentari globali sono diminuiti del 2,1% nel 2024, rispetto al 2023.

L’indice dei prezzi calcolato dalla Fao, che traccia la variazione dei prezzi internazionali di un paniere di prodotti di base, è diminuito del 13,3% per i cereali rispetto al 2023 e del 13,2% per lo zucchero nello stesso periodo.

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, questi cali sono stati in parte compensati dall’aumento dei prezzi degli oli vegetali (+9,4%), dei latticini (4,7%) e delle carni (2,7%).

I prezzi all’esportazione del grano sono rimasti generalmente stabili lo scorso dicembre, aggiunge la FAO, spiegando che la pressione al ribasso esercitata dalla debole domanda internazionale e dall’aumento delle forniture stagionali provenienti dai raccolti in Argentina e Australia è stata compensata dalla pressione al rialzo dovuta alle cattive condizioni dei raccolti invernali in Russia.

I prezzi globali del mais sono aumentati leggermente, sostenuti da un leggero aumento delle vendite all’esportazione e da una riduzione dell’offerta negli Stati Uniti, nonché da una forte domanda per le origini ucraine.

Per quanto riguarda i prezzi del riso, sono diminuiti dell’1,2% a dicembre, ma sono aumentati leggermente su base annua (+0,8%), sostenuti in particolare dalle importazioni da diversi paesi asiatici nei primi nove mesi dell’anno scorso.

Per quanto riguarda il calo dei prezzi dello zucchero, è in gran parte dovuto alle esportazioni record dal Brasile durante l’anno e alle prospettive positive per l’offerta globale per la campagna 2024-2025.

Per quanto riguarda i prezzi annuali del petrolio, sono rimasti elevati, nonostante un leggerissimo calo a dicembre, trainato dall’olio di palma in un contesto di restrizione dell’offerta globale.

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