Voleva che questo attacco fosse visto come “un campanello d’allarme”. Matthew Livelsberger, l’uomo alla guida del Cybertruck Tesla carico di mortai, fuochi d’artificio e bombe artigianali esploso davanti all’ingresso del Trump International Hotel di Las Vegas mercoledì 1 gennaio, ha lasciato due lettere in cui fornisce elementi di spiegazione il suo gesto. Queste scritte sono state ritrovate nel cellulare di questo soldato e rese pubbliche dalla Polizia Metropolitana di Las Vegas.
Secondo ABC News, che ha partecipato alla conferenza stampa, Matthew Livelsberger “l’ha definita una situazione in cui stava cercando di attirare l’attenzione del popolo americano perché era arrabbiato per diverse cose”. In particolare, esprime il suo disprezzo per le iniziative in materia di diversità, equità e inclusione e per la disuguaglianza di reddito ed esprime preoccupazione per la questione dei senzatetto. E se si rammarica che gli Stati Uniti siano “in una fase terminale e si avviano verso il collasso” o che il Paese sia guidato dai “deboli” e da coloro che cercano di “arricchirsi”, il soldato esprime il suo sostegno a Donald Trump e al gli “alleati” del presidente eletto, Elon Musk e Robert F. Kennedy Jr.
Alla fine non emerge alcuna lamentela davvero particolare. “Non è stato un attacco terroristico, è stato un campanello d’allarme. Gli americani prestano attenzione solo agli spettacoli e alla violenza. Quale modo migliore per trasmettere il mio messaggio se non con un…
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