Il dirigente ha affermato che se fosse stato utilizzato un altro veicolo le conseguenze sarebbero state molto più gravi. L’esplosione, avvenuta alle 8.40, ha ferito leggermente anche sette persone. In un video ampiamente diffuso si vede il Cybertruck parcheggiato davanti all’ingresso dell’hotel, dove è ben visibile il nome “Trump”, esplodere in un’enorme nuvola di fumo.
Elon Musk ha prontamente respinto ogni responsabilità di Tesla, specificando su X che l’esplosione era stata causata da fuochi d’artificio o da una bomba trasportata nel cassonetto posteriore, estranei al veicolo stesso.
Evidenziata la solidità del veicolo
In una dichiarazione, Elon Musk ha affermato che “i malvagi scagnozzi hanno scelto il veicolo sbagliato per un attacco terroristico”. Ha poi sottolineato che il veicolo, grazie alla sua carrozzeria in acciaio inox, ha attenuato la violenza dell’esplosione. “Il Cybertruck ha effettivamente contenuto l’esplosione e ha diretto l’esplosione verso l’alto. Anche le porte di vetro dell’atrio non erano rotte”, ha detto. I commenti dello sceriffo di Las Vegas Kevin McMahill hanno confermato questa versione, aggiungendo che il veicolo conteneva taniche di benzina e mortai di fuochi d’artificio, amplificando l’esplosione.
Un investigatore ha confermato ad ABC News che l’esplosione non è stata causata da una batteria al litio, escludendo una teoria lanciata online dopo precedenti incidenti che coinvolgevano veicoli Tesla. Elon Musk ha anche denunciato alcuni media per aver, secondo lui, insinuato che all’origine dell’esplosione ci fosse il veicolo.
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