Se Luca de Meo ha trascorso gran parte del suo anno a lottare contro l’Unione Europea e i suoi standard CAFE che costringono i produttori a vendere più veicoli elettrici, l’italiano ha anche trovato il tempo per gestire il suo gruppo con serietà e rigore.
Così, la Losange si è classificata al vertice delle vendite grazie al marchio Renault, che ha venduto 277.297 veicoli, solo 617 in meno rispetto al 2023. Questo leggero calo (-0,2%) permette alla Renault di superare Peugeot e le sue 232.714 immatricolazioni. Nonostante una perdita del 3,64%, Lion rimane chiaramente la seconda forza più grande del paese.
Toyota, Porsche e BYD stanno facendo un ottimo lavoro
Il terzo posto sul podio va a Dacia, che conferma la buona annata del gruppo Renault. Il costruttore rumeno, invece, ha registrato un calo delle vendite del 7%, riuscendo però a mantenere un buon margine su Toyota (+7,42%), autrice di un anno di successo grazie alla sua gamma ibrida, e Volkswagen (-0,72 %), che raddoppiano entrambe Citroën, le cui vendite crollano dell’11%.
All’interno di Stellantis, i marchi forti sono tutti in difficoltà. Oltre a Citroën, Peugeot (-3%), Opel (-7%), DS (-23%) e Fiat (-19%) sono in rosso rispetto ai dati del 2023, il che non basta per essere compensati dalle progressioni di Alfa Romeo (+12%), Abarth (+57%) e Jeep (+58%).
Per il resto, lo sviluppo più impressionante va a BYD, che ha registrato un balzo del 941% vendendo 5.415 veicoli rispetto ai 1.787 dell’anno scorso. All’interno del gruppo Volkswagen, le cui vendite sono aumentate del 5% nonostante i grossi problemi finanziari, il punto positivo va a Porsche, le cui immatricolazioni sono aumentate quest’anno dell’87%. Il marchio di Stoccarda è quello che sta facendo i maggiori progressi tra i produttori europei.
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Per riassumere
Renault finisce in testa alla classifica delle vendite nel 2024, davanti a Peugeot e Dacia, mentre BYD registra il maggior incremento dell’anno.
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