“Non abbiamo informazioni che ci permettano di affermare con certezza o suggerire che ciò sia stato motivato da una particolare ideologia”
Ferito “prima dell’esplosione”
“Abbiamo scoperto, attraverso l’ufficio del medico legale, che l’individuo aveva riportato una ferita da arma da fuoco alla testa prima che il veicolo esplodesse”, ha detto Kevin McMahill, lasciando intendere il suicidio, ma precisando che il corpo non è stato ancora identificato formalmente. Ma le autorità credono che si tratti di Matthew Alan Livelsberger, un soldato di 37 anni.
Nell’esercito dal 2006 al 2011
Matthew Alan Livelsberger è un membro delle forze speciali dell’esercito americano, che era in “congedo approvato al momento della sua morte”, ha detto in una nota un portavoce del Pentagono. Secondo questo portavoce, Livelsberger si è arruolato nel 2006 e ha prestato servizio nell’esercito fino al 2011, prima di unirsi alla Guardia nazionale, poi all’esercito di riserva e infine alle forze speciali nel 2012.
Motivazioni ancora “sconosciute”
Inoltre, l’FBI ha precisato che le motivazioni non sono ancora note. “Le motivazioni al momento restano sconosciute. (…) Non disponiamo di informazioni che ci permettano di affermare con certezza o suggerire che sia stato motivato da una particolare ideologia”, ha dichiarato Spencer Evans, agente speciale dell’FBI, durante una conferenza stampa.
“Nessun legame inconfutabile” con New Orleans
Le immagini pubblicate sui social network mostravano mercoledì un veicolo elettrico Cybertruck grigio, parcheggiato davanti all’ingresso dell’hotel dove campeggiava il nome “Trump” in grande formato, che esplodeva in un’enorme nuvola di fumo. Nell’esplosione sono rimaste ferite anche sette persone. Lo sceriffo McMahill ha detto mercoledì che la parte posteriore del veicolo Tesla conteneva taniche di benzina e “grandi mortai per fuochi d’artificio”. Secondo lui la struttura del Cybertruck “ha contribuito a limitare i danni”.
Da notare che, nell’inchiesta successiva all’attacco mortale con un’auto a New Orleans, avvenuto lo stesso giorno, la polizia federale ha precisato: “A questo punto non esiste alcun legame inconfutabile tra l’attacco a New Orleans e quello a Las Vegas.
Elon Musk, il capo di Tesla, è un alleato del presidente eletto Donald Trump, che gli ha affidato una missione extragovernativa di deregolamentazione e riduzione della spesa pubblica nel suo futuro governo.
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