Dopo sei anni di assenza e un tentativo fallito di affermarsi politicamente in Spagna, Manuel Valls torna alla ribalta sulla scena politica francese. L’ex Primo Ministro è stato nominato Ministro aggiunto dei Territori d’Oltremare nel nuovo governo guidato da François Bayrou. Un appuntamento inaspettato che pone il catalano di nascita alle grandi sfide nei territori d’oltremare.
Manuel Valls eredita questioni scottanti: le conseguenze devastanti del ciclone Chido a Mayotte, le tensioni persistenti in Nuova Caledonia dopo le rivolte del maggio scorso e l’emergenza carovita nelle Antille. Questo ritorno segna un punto di svolta per l’uomo che ha lasciato il panorama politico nazionale nel 2018 per tentare, senza successo, di conquistare la carica di sindaco di Barcellona.
“Manuel Valls è un personaggio un po’ kamikaze, mi piacciono le personalità audaci”, ha dichiarato François Bayrou questo lunedì sera su BFMTV, elogiando il suo “coraggio politico” di fronte ad alcune delle questioni più complesse dello Stato.
Ex ministro degli Interni (2012-2014) e primo ministro sotto François Hollande (2014-2016), Manuel Valls si era affermato come una figura controversa nella sinistra. Difensore di misure controverse come la legge sul lavoro, la perdita della nazionalità o addirittura il divieto del burkini, nel 2016 ha teorizzato le “sinistre inconciliabili”. Le sue scelte, in particolare il suo sostegno a Emmanuel Macron dopo le primarie socialiste del 2017, gli sono valse accuse di tradimento da parte del suo stesso campo.
Nel 2018 ha lasciato l’Assemblea nazionale per intraprendere un’avventura politica a Barcellona, sua città natale, dove sperava di diventare sindaco. Sconfitto, rimase consigliere comunale per tre anni prima di annunciare il suo ritorno alla politica francese. Nel 2022 si è candidato alle elezioni legislative nella quinta circoscrizione elettorale dei francesi residenti all’estero, ma è stato eliminato al primo turno.
Un’esperienza preziosa per i territori d’oltremare
Nato a Barcellona nel 1962, Manuel Valls si è naturalizzato francese all’età di 20 anni, rinunciando alla nazionalità spagnola. Afferma di avere una doppia cultura franco-spagnola, tratto che ha spesso alimentato il suo discorso patriottico.
I suoi inizi di carriera politica con Michel Rocard (1988-1990) potrebbero essere una risorsa nella gestione delle tensioni in Nuova Caledonia. Aveva lavorato in particolare agli accordi di Matignon, che avevano calmato i conflitti in questo territorio. Come sindaco di Évry (2001-2012), ha fatto della sicurezza, della laicità e della convivenza le sue priorità, temi che ha perseguito al governo.
“Non teme il rischio”, ha sottolineato François Bayrou, che ha affidato questa missione a Manuel Valls per la sua esperienza e il suo carattere forte. Alcuni la vedono come una provocazione contro la sinistra, ma per il primo ministro si tratta soprattutto di una decisione pragmatica: “La questione è se metteremo in campo le personalità giuste per rispondere alle sfide. »
Manuel Valls, in qualità di Ministro di Stato, è il secondo nell’ordine di protocollo del governo. Una posizione che sottolinea l’importanza strategica attribuita dall’esecutivo ai Territori d’Oltremare. Resta da vedere se il suo ritorno sarà sinonimo di successo o di nuove divisioni.
Related News :