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“Serve umiltà” e tira in ballo il caso Bove

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Il direttore sportivo viola è stato chiaro: “Dobbiamo ritrova la giusta strada”. E nell’ultimo turno ci sarà la Juve di Motta: “Gara difficilissima”. Intanto, occhi sul calciomercato

Ennesima battuta d’arresto in campionato per la Fiorentina di Raffaele Palladino. Dopo la sconfitta del 15 dicembre contro il Bolognala viola è capitolata anche al “Franchi” nel match contro l’Udineseinterrompendo così la striscia di imbattibilità casalinga che durava da 19 risultati utili consecutivi. Un passo falso che lascia un sapore amaro, condiviso anche dal direttore sportivo Daniele Prateria. Ai microfoni del canale ufficiale del club, il ds non ha esitato a richiamare la squadra, affrontando inoltre il tema legato al caso Bove.

Secondo ko consecutivo per la viola. E riguardo il calciomercato…

Seconda sconfitta consecutiva in campionato per la Fiorentinache cade davanti al proprio pubblico nel match contro l’Udinese. Dopo il vantaggio iniziale siglato da Kean su rigore, un errore in disimpegno di Ranieri a inizio ripresa ha permesso ai friulani di trovare il pareggio con Lucca. Poco dopo, il sorpasso è arrivato grazie a un mancino a giro di Thauvin dal limite dell’area. La Fiorentinareduce dalla sconfitta a Bologna e dal pareggio contro il Guimaraes In Conferenza Legaincassa così un altro passo falso.

Sarà fondamentale ricompattare la squadra, anche attraverso interventi nel mercato di gennaio, con particolare attenzione alla ricerca di un sostituto di Bove. Nel frattempo, secondo quanto riportato da La Repubblicasi scalda l’asse Napoli-Firenze: potrebbe prendere forma un maxi scambio che coinvolgerebbe quattro giocatori.

Alla Fiorentina piacciono Folorunsho e Spinazzolamentre il Napoli guarda con interesse a Biraghiconsiderato un possibile sostituto dell’ex romanista e alternativa a Olivera. Nel mirino dei partenopei ci sarebbe anche Martinez Quarto.

Pradè richiama la squadra: “Dobbiamo ritrovare la nostra strada”

Il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Prateriaha espresso il proprio dispiacere dopo la prestazione della squadra nel match contro l’Udinese: “È un grande dispiacere. Non siamo stati la solita Fiorentina: dobbiamo ritrovare la nostra strada, la nostra umiltà e la voglia di giocare, che oggi è mancata. Fa male, perché volevamo fare degli auguri migliori ai nostri tifosi. Li faccio comunque, a nome di tutto il club. Sarà una nottata difficile, ma domani mattina torneremo al lavoro per ritrovare subito noi stessi. Abbiamo due gare molto complicate davanti a noi”.

Di fatto, la squadra di Palladino chiuderà l’anno solare con l’importante trasferta a Torino contro la Juve e aprirà il 2025 con il match contro il Napoli di Conte: “Contro gli uomini di Motta sarà una partita difficilissima, lo sappiamo. Cercheremo di farci trovare pronti. Speriamo che, nei prossimi giorni, tutti noi – me compreso – facciamo un bel bagno di umiltà. Solo così potremo ripartire forti”.

Su Bove: “Abbiamo superato insieme quel brutto momento”

Il direttore sportivo Prateria ha commentato anche il ritorno di Edoardo Bove al Franchipresente in panchina durante il match contro l’Udinese dopo il terribile episodio del 1 dicembre scorso nella sfida contro l’Inter. Il ds ha dichiarato: “Dopo quello che è successo a Edoardo, temevo che la magia si spezzasse. Ma la squadra deve capire che tutto si è risolto per il meglio, abbiamo superato insieme quel brutto momento. Ora dobbiamo ritrovarci, tornare a essere quelli brutti, sporchi e combattivi che lottano su ogni pallone. Oggi non lo siamo stati”.

Il dirigente ha poi aggiunto: “Rivederlo in campo è stato emozionante, e ringrazio la Federazione e la Lega per averci dato questa opportunità. Resta però il grande dispiacere, l’amarezza. Giocavamo contro una squadra fisicamente forte e ben organizzata, ma alla nostra portata. Non avevo la sensazione che potessero farci male, anche se ci sono stati episodi sfortunati. In Serie A partite così possono capitare. È un peccato, soprattutto perché al Franchi non perdevamo da marzo. Ora, però, bisogna ripartire con ciò che ci aveva contraddistinto fino a oggi”.

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