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Migranti, il governo italiano vuole riprendere i trasferimenti verso i centri in Albania

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AGI – Dopo la sentenza della Corte di Cassazione sui migranti, il massimo organo giurisdizionale italiano, il Primo Ministro Giorgia Meloni rilancia il progetto per la detenzione dei richiedenti asilo nei centri albanesifinora respinta dai giudici. Ieri, nel corso della conferenza stampa successiva all' Vetta Nord-Sud di Saariselkanella Lapponia finlandese, il leader italiano ha affermato che “la Corte di Cassazione ha dato al governo il diritto di stilare l'elenco dei Paesi sicuri: i giudici possono esprimersi su ogni caso, ma non possono non applicare il decreto esecutivo”.

Il Ministro dell'Interno Matteo PiantedosiVice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajaniil ministro della Difesa Guido Crosettoil Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNR Tommaso Fotiil sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e il consigliere diplomatico Fabrizio Saggio parteciperà al vertice Palazzo Chigi per discutere questo argomento.

Francesco Fotia / AGF – Palazzo Chigi, Sede del Governo Italiano, Roma

La Meloni aveva dichiarato pochi giorni fa che «i centri funzioneranno, anche se dovrò passarci tutte le notti da qui alla fine del governo italiano». L’obiettivo è riprendere i trasferimenti dei migranti verso l’Albania a gennaio.

Il governo, infatti, ha assegnato alle Corti di appello i poteri sulla convalida della detenzione dei richiedenti protezione internazionale. Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in un'intervista Corriere della Sera che i centri in Albania “sono pronti” e “saranno molto utili per accelerare le procedure per la concessione della protezione a chi ne ha diritto, ma soprattutto per il rimpatrio di chi non ne ha diritto”. Per il ministro la sentenza della Suprema Corte di Cassazione ha confermato “la possibilità di una futura riattivazione dei centri che valuteremo da questo vertice”. Sul caso dovrà pronunciarsi anche la Corte europea che potrebbe ribaltare la decisione.

“Non credo che ciò accadrà”, ha rassicurato il ministro, “almeno non in termini tali da impedire del tutto l’avvio e l’efficacia del progetto. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia”, ha concluso.


Il Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, confermato anche in un'intervista a La Stampa che il vertice sull'Albania che si tiene oggi a Palazzo Chigi mira a “decidere come concretizzare una scelta giusta che confermiamo”.

Farnesina/ X – Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, in visita in Kosovo

Secondo Tajani non è accettabile che siano i giudici “a decidere quali paesi sono sicuri. Se lo decidono i giudici, nessun paese al mondo è sicuro. Non c'è molto che possiamo fare: dobbiamo accelerare la piena attuazione della nuova normativa” patto sull'asilo e sulla migrazione” per evitare controversie. Nel frattempo non c'è motivo di non proseguire sulla strada intrapresa”, ha affermato Tajani.

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