Dopo dieci giorni dalla nomina come nuovo primo ministro francese, François Bayrou ha scelto i nomi dei ministri che faranno parte del prossimo esecutivo francese.
Se la maggior parte delle personalità sono state riconfermate, il leader del partito Modem (Movimento Democratico) e primo ministro ha scelto di introdurre delle novità nella composizione del governo è chiamato a risolvere la profonda crisi politica e parlamentare in cui versa la Francia da più di un anno.
Bruno Retailleau è stato confermato come Ministro dell’Interno così come il centrista Jean-Noel Barrot, anche lui confermato agli Esteri. Dopo una serie di polemiche è stato reintrodotto anche Gerardo Darmanin che dopo aver lasciato il ministero degli interni diventerà adesso il guardasigilli del nuovo governo voluto dal presidente della repubblica Emmanuel Macron.
François Rebsamen andrà invece al Ministro dell’Urbanistica e della Pianificazione territoriale, mentre Eric Lombard, precedentemente a capo della Cassa Depositi francese, è stato nominato Ministro dell’Economia.
Nella nuova squadra entrano anche due ex primi ministri della quinta repubblica. Manuel Vallsex membro del partito socialista e primo ministro dal 2014 al 2016 sotto la presidenza Hollande va ai Territori d’Oltremare, mentre Elisabeth Borne, primo ministro con Macron tra il 2022 e il 2024, sarà ministro dell’istruzione.
Rachida Data è stata nominata ministra della Cultura, mentre Sébastien Lecornu è stato riconfermato alla Difesa. Geneviève Darrieussecq assume la guida del ministero della Sanità, e Annie Genevard sarà la nuova ministra dell’Agricoltura. Caterina Vautrin è stata scelta per il ministero del Lavoro, François Rebsamen guiderà quello della Pianificazione Territoriale e del Decentramento, e Agnès Pannier-Runacher si occuperà della Transizione ecologica. Clara Chappaz è stata designata ministro delegato per l’Intelligenza Artificiale, mentre Amélie de Montchalin prenderà in carico i Conti Pubblici. Infine, Marie Barsac guiderà il ministero dello Sport e Aurore Bergé quello per l’Uguaglianza e la lotta alla discriminazione.
Il primo ministro François Bayrou aveva ricevuto l’incarico da parte di Emmanuel Macron dieci giorni fa per trovare nuovi equilibri per “un governo più compatto” per una Francia che sta facendo fronte allo spettro della crisi economica e finanziaria più profonda degli ultimi anni.
Il 4 dicembre scorso l’agenzia di rating Moody’s aveva declassato la nota del paese d’Oltralpe di un gradino proprio poche ore dopo la nomina di François Bayrou come primo ministro, avvertendo che la censura ricevuta dal precedente governo Barnier avrebbe avuto un impatto negativo “È altamente improbabile che il prossimo governo riesca a ridurre in modo duraturo l’entità dei deficit di bilancio”, ha affermato Moody’s.
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