Usyk si conferma campione del mondo dei pesi massimi: sconfitto Fury con verdetto unanime. Quanto hanno guadagnato?

Con decisione unanime il pugile ucraino Oleksandr Usyk ha vinto a Riad anche la rivincita del campionato dei pesi massimi (Wba, Wbc e Wbo) contro il britannico Tyson Furyconsolidando il suo posto tra i grandi della boxe. Usyk, che ha forzato il ritmo e ha ripetutamente colpito Fury col suo preciso gancio sinistro, si è aggiudicato l’incontro per 116-112 da tutti e tre i giudici. Il 37enne ucraino è ora a 23 vittorie e zero sconfitte, con 14 ko: prolunga così una delle migliori carriere di sempre, che include l’oro olimpico e il titolo indiscusso nei pesi massimi leggeri.

La borsa complessiva per l’incontro era di circa 191 milioni di dollari (182 milioni di euro), una cifra decisamente superiore ai 150 milioni di dollari messi in palio nella prima sfida della scorsa primavera. In quell’occasione, Fury, nonostante la sconfitta, aveva ricevuto il 70% degli introiti, mentre Usyk si era dovuto accontentare del 30%. Per il rematch, invece, non si prevedevano grandi differenze tra i due pugili: sebbene i dettagli sulla distribuzione esatta non siano ancora stati resi pubblici, è probabile che la somma sia stata suddivisa in modo equo. Se davvero la divisione è stata del 50-50, ciascun pugile avrebbe ricevuto circa 95,5 milioni di dollari (circa 91 milioni di euro)una cifra che testimonia l’importanza dell’incontro e l’alto livello delle negoziazioni in gioco.

“Ho grande rispetto per Tyson Fury. Mi ha reso più forte. Tyson è un grande avversario, un grande uomo e un pugile difficile da affrontare. E’ una brava persona. Mia moglie e i miei bambini mi hanno aiutato. Oggi (ieri, ndr) i miei due figli hanno vinto i loro tornei nel judo. Mio figlio ha detto ‘papà, tu sei il prossimo’. Io ho risposto: ‘ok’. Voglio dedicare questa vittoria a mia madre che si è preoccupata e ha fatto sacrifici per me per tanti anni e la voglio dedicare anche a tutte le mamme ucraine. Adesso voglio tornare a casa, spegnere il mio cellulare, chiudermi in casa, sdraiarmi e guardare il cielo. Non voglio pensare alla boxe per un po’, a Tyson Fury, a Dubois. Ora mi godo il riposo e gioco con i miei figli”.

“I giudici gli hanno fatto un regalo di Natale. Sento di aver vinto entrambi gli incontri. So che dovevo metterlo KO, ma è la boxe e queste cose capitano. Non ho dubbi di aver vinto questo incontro. Warren mi dava tre o quattro giri di vantaggio e molti altri mi davano almeno due giri di vantaggio. Non piangerò sul latte versato, ormai è finita. Ho praticato la boxe per tutta la vita, ma mi sono sempre sentito un po’ penalizzato, non poco, ma molto penalizzato. Sono rimasto sbalordito dal modo in cui hanno valutato il risultato. Il suo jabbing era fantastico, il suo gioco di gambe era superbo, non era affatto lento”.