Risultato finale: Genoa-Napoli 1-2
GENOVA (a cura di Andrea Carlino)
Fedele 6 – La sua prestazione tra i pali risulta complessivamente sufficiente, nonostante i due gol subiti su cui può fare davvero poco. Nel primo tempo si distingue per alcune uscite sicure e per la buona gestione del pallone con i piedi, dando sicurezza al reparto difensivo. Nella ripresa si fa trovare pronto nelle rare occasioni in cui viene chiamato in causa.
Sabelli 5,5 – La sua fascia destra diventa terreno di conquista per le incursioni di Neres e Olivera che lo mettono costantemente in difficoltà. Fatica a proporsi in fase offensiva e commette diversi errori in fase di impostazione. L’ammonizione nel secondo tempo è la fotografia di una serata complicata. Dal 78' Norton-Cuffy 6 – Entra con il giusto piglio, garantendo maggiore solidità difensiva nel finale concitato.
Banì 6,5 – Prestazione di sostanza e personalità del centrale rossoblù che non sfigura nel confronto fisico con Lukaku. Prezioso nelle letture preventive e puntuale nelle chiusure, si distingue per alcuni interventi provvidenziali, come quello nel finale su Simeone lanciato a rete. Leader silenzioso della retroguardia, mantiene alta la concentrazione anche nei momenti di maggiore pressione avversaria.
Vasquez 6 – Il centrale messicano offre una prova attenta e disciplinata, facendosi apprezzare per il senso della posizione e la pulizia negli interventi. Qualche sbavatura in fase di impostazione non pregiudica una prestazione globalmente positiva, dove emerge la sua capacità di leggere con anticipo le situazioni pericolose. Buona l’intesa con Bani nelle diagonali difensive.
Martino 5,5 – Le accelerazioni di Politano lo mettono sistematicamente in crisi, costringendolo a una prestazione prettamente difensiva e spesso affannosa. Fatica a trovare le contromisure all’esterno azzurro che lo punta con continuità, creandogli non pochi grattacapi. In fase offensiva si vede pochissimo, limitandosi a rare sortite prive di efficacia. Una serata complicata che evidenzia i suoi limiti in marcatura
Frendrup 6 – La sua partita è un crescendo: dopo un primo tempo in sofferenza, schiacciato dalla supremazia del centrocampo napoletano, trova maggiore confidenza nella ripresa quando il Genoa alza il proprio baricentro. Si distingue per una bella progressione centrale che gli vale una punizione dal limite, ma l’ammonizione nel finale testimonia anche qualche momento di nervosismo. La sua dinamicità risulta comunque preziosa negli equilibri della mediana rossoblù.
Cardo 6 – Il regista croato si conferma punto di riferimento importante per la manovra genoana, gestendo con esperienza i ritmi della squadra. La sua regia risulta preziosa nel far respirare la squadra nei momenti di maggiore pressione, anche se potrebbe osare qualcosa in più in fase di costruzione. Esce stanco ma dopo aver dato il suo contributo di sostanza. Dal 70' Thorsby 6 – Il suo ingresso porta maggiore fisicità al centrocampo genoano nel forcing finale.
Miretti 5.5 – Il giovane centrocampista non riesce a incidere come nelle sue migliori giornate, risultando spesso timido e impreciso nelle giocate. Troppo leggero nei contrasti e poco incisivo negli inserimenti, non riesce a supportare adeguatamente la manovra offensiva. Una prestazione che evidenzia ancora margini di crescita importanti. Dall’83’ Balotelli 6,5 – Impatto decisamente positivo sulla partita: in pochi minuti si rende protagonista di due conclusioni insidiose che solo un super Meret riesce a neutralizzare. La sua presenza in area crea sempre apprensione nella difesa azzurra.
Zanoli 6 – Prestazione dai due volti per l’esterno destro: nel primo tempo si fa apprezzare per alcune buone iniziative, come il cross perfetto non sfruttato da Vitinha. Nella ripresa accusa un calo evidente che lo porta a commettere qualche imprecisione di troppo. La sua spinta sulla fascia risulta comunque un’arma importante nell’economia del gioco rossoblù.
Pinamonti 7 – Il migliore dei rossoblù per continuità e pericolosità. Lotta come un leone su ogni pallone, facendo valere il fisico nei duelli con i centrali azzurri. Il gol che riapre la partita è il giusto premio per una prestazione generosa, impreziosita anche da una conclusione a giro che solo un grande intervento di Meret nega la gioia della doppietta.
Vitina 5.5 – Prestazione decisamente sottotono dell’attaccante portoghese che non riesce mai a entrare nel vivo del gioco. L’occasione sprecata nel primo tempo, quando temporeggia troppo in area permettendo il recupero di Rrahmani, fotografa una serata dove tutto sembra girare per il verso sbagliato. Si riscatta parzialmente con l’assist a Pinamonti, ma, onestamente, è troppo poco. Canzone 70' Ekuban 6 – Il suo ingresso porta maggiore vivacità all’attacco rossoblù nel finale.
Patrick Vieira 6 – Il suo Genoa parte contratto ma cresce alla distanza sfiorando il pareggio nel finale. La squadra mostra carattere e non molla mai, pur pagando alcune ingenuità difensive che costano care. La reazione nella ripresa è il segnale positivo da cui ripartire.
NAPOLI
Meret 7,5 – Primo tempo quasi da spettatore non pagante, nella ripresa invece la musica cambia ed è chiamato agli straordinari in almeno due occasioni contro Pinamonti. Nulla può sul gol del centravanti genoano. Bravissimo anche su Balotelli in due occasioni nel finale di gara. Migliore in campo per gli azzurri.
Di Lorenzo 6 – Taglia il traguardo delle 250 presenze in azzurro con una prestazione più che positiva nel primo tempo quando accompagna l’azione e duetta con Politano. Nella ripresa resta più basso per limitare le sortite di Vitinha che qualche grattacapo glielo procura.
Juan Gesù 5,5 – Il più in affanno nella ripresa contro un Pinamonti che va più volte vicino al gol, riuscendo anche a segnarne uno. Per sua fortuna c’è Meret a metterci una pezza. Fa sentire la mancanza di Buongiorno in mezzo alla difesa.
Rarahmann 6.5 – Più solido del compagno di reparto, soffre anche meno quando Pinamonti gravita nella sua zona. In più segna un gol forse non bello, ma pesantissimo nell’economia del match.
Olivera 6 – L’ex Zanoli è uno dei più positivi nelle fila del Genoa e spesso affonda sulla fascia per andare al cross, ma l’uruguayano fa buona guardia e gli concede il minimo indispensabile. Per il resto trova sempre il modo di dare una mano in fase offensiva.
McTominay 6 – Il più in ombra del terzetto di centrocampo anche se segnerebbe un gol, poi annullato per fuorigioco di Politano.
Lobotka 6 – Regala l’assist per il raddoppio di Rrahmani con una punizione delle sue. Per il resto gestisce il gioco degli azzurri con la solita qualità, senza dimenticare i compiti di rottura.
Anguissa 6.5 – Segna il gol che sblocca la gara con un ottimo inserimento in area di rigore. Nel primo tempo è il più propositivo del centrocampo azzurro andando a cucire il gioco con le punte. Fa a sportellate in mezzo al campo per strappare palloni e ripartire. Nella ripresa gioca più sulla difensiva aiutando i suoi a difendere il vantaggio.
Politano 6 – Bene nel primo tempo quando è una spina nel fianco costante della retroguardia del Genoa. Nella ripresa cala come tutto il Napoli e non riesce a creare grandi pericoli sacrificandosi anche molto in fase di copertura. Dall’86’ Spinazzola Sv – Entra nel finale per dare una mano in difesa.
Lukaku 5,5 – Pronti via ha due ghiotte occasioni per segnare da dentro l’area, ma prima colpisce la traversa e poi gira a lato il pallone. Si batte in avanti per cercare di aprire spazi, ma fatica a rendersi pericoloso e sembra mancare dello scatto dei tempi migliori. Dal 72’ Simeone 5,5 Qualche spunto nel finale, ma poca incisività negli ultimi 30 metri, anche perché la squadra soffre e bada più a difendersi.
Davide Neres 6.5 – Non fa rimpiangere il georgiano mostrando buoni spunti e fornendo un assist per il gol che sblocca la gara. Si sacrifica anche molto rincorrendo gli avversari per dare una mano ai compagni in fase difensiva. Dal 72' Kvaratskhelia 6 – Nonostante la vistosa fasciatura al ginocchio dimostra che il peggio è alle spalle. Solite accelerazioni che non lasciano scampo ai propri marcatori che devono inseguire sempre il georgiano o spendere falli. Peccato per l’errore finale che poteva chiudere il match in maniera definitiva.
Antonio Conte 6 – Nel primo tempo la sua squadra è padrona del campo e sembra non aver problemi ad affondare i colpi. Nella ripresa la metamorfosi con la squadra che fatica a costruire e soffre tremendamente chiudendosi a ricco davanti a un Meret che merita la palma di migliore in campo. Vince, ma non può essere del tutto contento.
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