La Lazio reagisce da grande squadra all’umiliante 0-6 rimediato contro l’Inter. Contro un Lecce battagliero fino alla fine nonostante giochi in 10 per tutto il secondo tempo, la formazione di Baroni riesce ad imporsi per 1-2. Beffa per i salentini, che comunque si confermano una squadra difficile da affrontare soprattutto dopo il cambio di guida tecnica. Seguendo la filosofia “squadra che vince non si cambia”, Giampaolo ripropone lo stesso undici che ha iniziato la sfida vinta con il Monza nell’ultimo turno di campionato. Baroni ritrova Castellanos, di ritorno dalla squalifica, e lo schiera come riferimento avanzato sorretto da un trio con Isaksen, Dia e Zaccagni.
Il Taty rompe l'equilibrio
Fin dai primi minuti, si capisce che Lecce e Lazio vogliono affrontarsi a viso aperto e senza troppi tatticismi. Giallorossi bravi a stoppare le iniziative laziali, ma anche a proporsi in avanti con buone manovre e tanti uomini. L’occasione migliore per i padroni di casa capita al quarto d’ora, con un tiro dal limite di Morente parato da Provedel. Risponde la Lazio in modo sempre più pressante con il passare dei minuti, sfiorando il vantaggio alla mezzora con Isaksen su perfetta assistenza di Castellanos (che poi va anche vicino al gol al 43′). Gli sforzi della squadra di Baroni vengono premiati quasi sul gong del primo tempo: Rovella imbuca in area per Castellanos, che calcia trovando la respinta di Falcone. Il Taty ci riprova e stavolta Guilbert salva sulla linea toccando il pallone con il braccio. Rigore per la Lazio e rosso al terzino leccese: dal dischetto l’attaccante, che risulta implacabile e regala il vantaggio ai suoi all’intervallo.
Marusic deus ex machina: piegata la resistenza salentina
La doppia mazzata del gol subito e dell’inferiorità numerica potrebbe mettere alle corde i ragazzi di Giampaolo, che invece reagisce alla grande. Siamo al 50′ quanto, dopo una respinta di Guedouzi su conclusione di Dorgu, Morente calcia al volo da fuori area e trafigge Provedel. Trovato l’1-1 e considerando l’uomo in meno, il Lecce pensa quasi solo a proteggere il prezioso pareggio. La Lazio, dal canto suo, attacca senza sosta e trova il gol al 64′ con Dia. La rete però viene annullata per fuorigioco ad inizio azione di Castellanos. Baroni prova a cambiare qualcosa con le sostituzioni: ci si aspetta la solita zampata di Pedro – entrato al posto di Dia – e invece è Marusic all’87’ a riportare avanti i biancocelesti con un gran diagonale su corta respinta di Morente.
Il Lecce prova l’assalto finale, sfiorando il clamoroso 2-2 colpendo nel recupero una traversa con Kaba (con successivo tapin fallito da Pierotti). Vittoria importantissima per la squadra di Baroni, che reagisce nel migliore dei modi ad un ko pesante che poteva rompere un equilibrio magico che si era creato in questo inizio di stagione. Il Lecce perde ma esce a testa alta: con queste prestazioni, la salvezza è un traguardo ampiamente alla portata.
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