Che l’atmosfera sul set fosse tutt’altro che serena, è un’indiscrezione circolata per settimane. Adesso, però, il livello dello scontro tocca ben altri confini: Blake Lively, infatti, protagonista di Finisce con noi«ha denunciato per molestie sessuali Justin Baldoni», regista e co-protagonista di quello stesso film. La notizia arriva dal portale americano TMZche attraverso la visione dei documenti è riuscito a fornire dettagli sulla vicenda.
La prima rivelazione riguarda uun incontro che sarebbe stata indetta proprio «a causa dell’ambiente di lavoro Ostia». Nel corso dell’incontro, al quale pare abbia partecipato anche il marito Ryan Reynoldsl’attrice californiana – classe 1987 – avrebbe avanzato alcune richieste: in primis che non le venissero più mostrate clip o immagini di donne nude e non venisse più menzionata la presunta – e passata – «dipendenza da pornografia» di Baldoni.
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Ma non solo. «Non discutere più di conquiste sessuali davanti a Blake e ad altri», continua la lista, «non menzionare più i genitali del cast e della troupe, non fare più domande sul peso di Blake e non menzionare più il suo compianto papà». Infine, ovviamente, «non aggiungere altre scene di sesso che la riguardassero, oltre a quelle che lei stessa ha sottoscritto quando ha firmato il contratto del progetto». Tutti condizioni accolte e approvate.
Tuttavia, si legge nel report, Baldoni avrebbe poi preso parte ad una campagna di «manipolazione sociale» per «distruggere» la reputazione dell’attrice, causandole un «forte disagio emotivo». Bryan Freedman, avvocato dell’attore, ha bollato queste accuse come «false, oltraggiose e con l’intento di ferire pubblicamente». Secondo lui, riporta TMZla causa di Lively sarebbe un tentativo per «riabilitare la sua negativa reputazione». La questione, adesso, passa agli organi competenti.
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