Tre giorni dopo che il ciclone Chido ha colpito Mayotte, lo Stato ha risposto al disastro. Nell’arcipelago sarà in vigore un coprifuoco notturno tra le 22 e le 4 del mattino, ha annunciato martedì 17 novembre il Ministero degli Interni, confermando le informazioni di BFMTV. Lunedì sera, il dimissionario ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, ha affermato che questa misura potrebbe essere attuata dal prefetto “non appena lo giudica[it] necessario”. “Dobbiamo fare tutto il necessario per garantire l’ordine e la sicurezza sull’isola”ha dichiarato martedì su franceinfo la presidente dell’Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet. Segui il nostro live streaming.
• Rischio di epidemie e di “fame”. La priorità è garantire la “bisogni vitali” abitanti con acqua e cibo, stima Bruno Retailleau, descrivendo un arcipelago “totalmente devastato”. “Rischiamo una crisi sanitaria”ha allertato Ben Issa Ousseni, presidente del consiglio dipartimentale, sul canale Mayotte La 1ère. Oltre alle possibili epidemie, ha menzionato “un rischio di carestia”aggravato dall’annientamento della produzione agricola locale, prime fra tutte le piantagioni di banane.
• Si stanno organizzando gli aiuti. Sono mobilitati numerosi rinforzi umani e materiali, con l’invio di 1.500 civili e militari e 13 aerei, secondo le autorità. La solidarietà viene già organizzata sul posto, nonostante le condizioni degradate, mentre gran parte dell’arcipelago è ancora priva di elettricità, rete mobile e internet, ma “priorità[s] per consentire la sicurezza e la ripresa economica”ha lamentato il dimissionario ministro dell’Industria, Marc Ferracci.
• Un bilancio ancora incerto. Il prefetto ha ordinato l’istituzione di una missione di ricerca dei morti, mentre le autorità lo dicono “incapace” per dare una valutazione attendibile per il momento. Il conteggio è tanto più complicato perché Mayotte è una terra a forte tradizione musulmana e, secondo i riti islamici, molti dei defunti furono probabilmente sepolti entro 24 ore dalla morte. “Il bilancio sarà pesante, troppo pesante”ha predetto Bruno Retailleau. In questa fase sono stati ufficialmente registrati 21 decessi.
Ben presto fu proclamato il lutto nazionale. “Di fronte a questa tragedia che sconvolge ciascuno di noi, dichiarerò il lutto nazionale”ha annunciato lunedì sera Emmanuel Macron, dopo una riunione di crisi del governo. Il capo dello Stato ha annunciato che sarebbe andato “nei prossimi giorni” a Mayotte “in appoggio” alla popolazione e a tutti i mobilitati. Anche il primo ministro François Bayrou ha promesso di andarci “sul tema della ricostruzione”.
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