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il sospettato di 15 anni incriminato

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Un adolescente di 15 anni è stato incriminato questo lunedì, 16 dicembre, per rapina violenta mortale, dopo la morte di un’adolescente che aveva ammesso di aver pugnalato per rubarle il cellulare, secondo la procura di Limoges.

L’adolescente che ha ammesso questo fine settimana di aver accoltellato a morte Inès, 15 anni, a Isle, vicino a Limoges (Haute-Vienne), è stato incriminato lunedì sera, 16 dicembre. Anche lui 15enne, ha confessato di averla accoltellata venerdì sera per rubarle il cellulare.

Nella scuola di Inès i ragazzi sono sotto shock. Sulle alture di Limoges, il liceo professionale dove Inès ha studiato ha aperto un’unità psicologica. Ecco, è difficile tornare in classe senza pensare a lei. Poi arriva il momento delle domande: Samy, una parente che usciva spesso in paese con Inès, non capisce perché il suo aggressore l’abbia aggredita.

Secondo la Procura il presunto aggressore mantiene la sua versione, quella di un furto del telefono andato storto. L’adolescente, sconosciuto alla polizia, aveva già incontrato Inès più volte sui mezzi pubblici.

Le spiegazioni dell’indagato

Ha spiegato di essersi spaventato quando Inès ha iniziato a dibattersi e ha contattato telefonicamente la sorella per chiedere aiuto. È stato in quel momento che gli ha inflitto una quarantina di colpi con un coltello che aveva portato con sé per intimidirlo, ha detto. Gli inquirenti ora cercano di confermare o meno la versione del giovane adolescente.

“È un adolescente di 15 anni sconosciuto alla polizia e ai servizi di giustizia. Lui ha spiegato che aveva intenzione di rubarle il cellulare e che aveva finto di volerle farle un regalo da un amico per farla incontrare», spiega il procuratore di Limoges.

Émilie Abrantes chiarisce la versione dei fatti del presunto aggressore: “Ha confermato che quest’ultima aveva lottato, che aveva contattato telefonicamente sua sorella per chiedere aiuto e che, in preda al panico, ha afferrato il telefono e lo ha pugnalato più volte . Per evitare che le sue grida diano l’allarme”.

Il corpo della vittima, che “non era spogliato” e presentava una “quaranta” ferite, è stato ritrovato su indicazione del ragazzo, così come il portagioielli e il telefono della giovane. Martedì prossimo avrà luogo l’autopsia, secondo la stessa fonte. È stato così incriminato per “rapina con violenza con conseguente morte dopo morte”. Il pubblico ministero ha presentato richiesta di messa in custodia cautelare una volta terminata la custodia.

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