l'essenziale
I tartufai dell'associazione oggi denominata Tartufo Nero del Sud del Lot (ex Unione Tartufai di Lalbenque) occupano uno stand ogni mercoledì e sabato sul mercato di Cahors. I tartufi si vendono facilmente e a prezzi piuttosto alti.
E' la bella stagione per i tartufai. A Cahors, dall'anno scorso, il mercato mette sotto i riflettori anche il tartufo. I produttori dell'associazione del tartufo nero del Lot Sud, presieduta da Didier Brigoulet (ex sindacato dei tartufai di Lalbenque), sono presenti il mercoledì e il sabato al mercato cittadino. Un'operazione rinnovata quest'anno da sabato 7 dicembre. Tra pollame, vini e formaggi, due volte a settimana, da 5 a 6 produttori offrono i loro tartufi neri. “Cogliamo l'occasione per divulgarlo, è anche il nostro ruolo. Passiamo molto tempo a spiegare il prodotto ai curiosi… E ci divertiamo”, dice Alain Ambialet, della nuova associazione ed ex presidente del sindacato. coltivatori di tartufi. I produttori della sua associazione non hanno rinnovato le loro operazioni di vendita all'Hôtel d'Aquitaine, nel sud di Cahors, come l'anno scorso.
Sotto il tendone targato Tartufo Nero, il primo mercatino ne offriva 3 kg. Da allora, la scorta ha oscillato tra i 3 e i 5 kg. “Ma siamo entrati in un periodo di debolezza, conseguenza del clima piovoso di novembre, con quantità inferiori e una qualità leggermente peggiorata. Abbiamo osservato marciumi dovuti soprattutto all'eccesso di acqua”, osserva Alain Ambialet.
Tartufi riservati
“Smistiamo molto, ci siamo imposti delle specifiche abbastanza rigide. Il nostro controllore è presente sui mercati”, tiene inoltre a sottolineare. Il prezzo al chilo è simile a quello dell'anno scorso nello stesso periodo, vale a dire tra 800 e 1.000 euro al chilo. Non dato…
“I prezzi sono piuttosto alti e tendono ad aumentare perché c'è carenza di tartufi”, ammette il produttore di tartufi. Nonostante tutto, tutti i tartufi messi in vendita dall'inizio del mercato sono già esauriti. Alcuni clienti hanno addirittura riservato dei tartufi per i festeggiamenti di fine anno. Lo stand potrebbe durare fino a febbraio, finché ci sarà il tartufo. In ogni caso, il regolamento consente ai produttori di vendere fino alla fine di marzo. Per quanto riguarda il meteo e quindi il resto della stagione, Alain Ambialet resta ottimista. “Il freddo secco fa bene. Adesso deve durare, ma senza il gelo che potrebbe essere fatale al tartufo. Quando il fungo gela, poiché contiene acqua, tende a scoppiare”, avverte.
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