Domenica l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e il Qatar hanno condannato l'approvazione da parte del governo israeliano di un piano per espandere i suoi insediamenti nelle alture di Golan occupate.
RIYADH/DOHA, 15 dicembre (Xinhua) – L'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e il Qatar hanno condannato domenica l'approvazione da parte del governo israeliano di un piano per espandere i suoi insediamenti sulle alture di Golan.
Il ministero degli Esteri saudita ha affermato in un comunicato che la mossa rappresenta la continuazione degli sforzi volti a sabotare le possibilità della Siria di ripristinare la sicurezza e la stabilità.
Ha sottolineato la necessità di rispettare la sovranità e l'integrità territoriale della Siria.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno avvertito in una dichiarazione del Ministero degli Esteri che le azioni di Israele rischiano di esacerbare le tensioni nella regione.
“Gli Emirati Arabi Uniti rifiutano categoricamente tutte le misure e le pratiche volte a modificare lo status giuridico delle alture di Golan occupate”, si legge nella dichiarazione, sottolineando che l'espansione degli insediamenti israeliani sull'altopiano costituisce una minaccia diretta alla sicurezza, alla stabilità e alla sovranità della Siria .
In una dichiarazione, il ministero degli Esteri del Qatar ha descritto la decisione come “un nuovo episodio di una serie di aggressioni contro il territorio siriano e di flagranti violazioni del diritto internazionale da parte di Israele”. Ha invitato la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità legali e morali costringendo Israele a fermare i suoi attacchi sul territorio siriano e a rispettare le decisioni sulla legittimità internazionale.
La dichiarazione ha ribadito il fermo sostegno del Qatar alla sovranità, all'indipendenza e all'integrità territoriale della Siria.
Domenica il governo israeliano ha approvato un piano per espandere i suoi insediamenti sulle alture di Golan, territorio siriano attualmente occupato da Israele, secondo una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.■
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