Le due petroliere si trovano nello stretto di Kerch, che collega la Russia alla Crimea ucraina annessa da Mosca. Sempre su Telegram, il Ministero russo per le Situazioni di Emergenza ha sottolineato che un membro dell’equipaggio del Volgoneft-212 è morto e che altri 12 sono stati evacuati.
Secondo questa fonte, questa nave sarebbe stata “danneggiata e si è incagliata”, mentre l’altra, il cui equipaggio era composto da 14 persone, sarebbe “andata alla deriva” prima di incagliarsi anch’essa a “80 metri dalla riva vicino al porto di Taman” in La regione russa di Krasnodar.
Due ipotesi
I video trasmessi dai media russi mostrano un’estremità del Volgoneft-212 parzialmente sommersa e fluttuante verticalmente. Undici marinai evacuati affetti da ipotermia sono stati ricoverati in ospedale nella città di Anapa, ha detto su Telegram il governatore della regione di Krasnodar, Veniamine Kondratiev.
L’evacuazione dei 14 marinai ancora a bordo della seconda nave è stata sospesa a causa del maltempo, hanno reso noto in serata i servizi di emergenza. Secondo una fonte delle autorità, citata dall’agenzia di stampa TASS, le due navi trasportavano complessivamente quasi 9.000 tonnellate di olio combustibile.
Il presidente Vladimir Putin ha ordinato la creazione di un gruppo di lavoro per “eliminare” l’inquinamento del mare, ha annunciato il Cremlino. Non sono ancora state chiarite le cause di questo doppio incastramento ma sono state aperte due indagini per “violazione delle norme di sicurezza”.
Secondo una fonte del soccorso in mare, intervistata dall’agenzia di stampa Interfax, sono possibili due ipotesi: un errore dell’equipaggio in piena tempesta o un sovraccarico causato dalle onde su queste imbarcazioni risalenti agli anni ’80 e progettate per la navigazione fluviale o marittima con tempo calmo.
Nello stretto di Kerch, un ponte ferroviario e stradale collega la penisola di Crimea alla Russia, ma è stato attaccato più volte dalle forze di Kiev, nel bel mezzo di un conflitto armato tra Ucraina e Russia.
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