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Con l'avvicinarsi delle festività, i russi si preoccupano per l'aumento del prezzo dei mandarini

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Dopo l'“insalata Olivier” cara ai russi, un altro must delle feste di fine anno in Russia rischia di mancare dalle tavole a causa dell'inflazione: il mandarino, avverte il popolare quotidiano moscovita Komsomolskaja Pravda.

Per i russi questo agrume – il suo sapore, ma soprattutto il suo odore – resta inseparabile dall’albero, dai regali e dalle tavole apparecchiate per Natale. Ai tempi dell'Unione Sovietica, erano i mandarini provenienti dalla Georgia, e più in particolare dalla regione dell'Abkhazia (repubblica autoproclamata dal 1992, oggi di fatto sotto il controllo russo), a inondare i mercati in vista delle celebrazioni di fine anno. Oggi i “mandarini dell'Abkhazia” restano i preferiti dai russi, anche se il paese si rifornisce di agrumi soprattutto dalla Spagna, dalla Turchia e sempre più dalla Cina, apprendiamo dal Komsomolskaja Pravda.

Caduta del rublo, sanzioni internazionali…

Tuttavia, tra novembre 2023 e novembre 2024, il prezzo dei mandarini è aumentato in media del 17,7%, considerando tutte le origini messe insieme. E l'aumento è avvenuto soprattutto in autunno, sottolinea il giornale, quando normalmente il prezzo dovrebbe scendere visto che è stagione. Interrogato dal Komsomolskaja Pravda, diversi esperti locali cercano di spiegare questo fenomeno “insolito” : le inondazioni in Spagna, il cattivo raccolto in Turchia, ma anche le conseguenze della guerra in Ucraina sull'economia del paese – che il giornale descrive con modestia come “fattori esterni sfavorevoli”. “Anche l’aumento del tasso di riferimento della Banca di Russia e l’indebolimento del rublo portano a prezzi più alti”, testimonia l'economista Svetlana Sazanova.

Questo aumento continuerà con l’avvicinarsi del nuovo anno? si chiede con preoccupazione Komsomolskaja Pravda. Il Capodanno resta infatti la festa principale celebrata in Russia – altra eredità dell'era sovietica – i cui abitanti ortodossi festeggiano ancora il Natale secondo il calendario giuliano, cioè il 7 gennaio. Su questo punto, precisa il quotidiano, le opinioni degli esperti divergono: alcuni affermano che i mandarini potranno aumentare di un altro 20% fino al 31 dicembre, altri che tale aumento avverrà solo nel corso del 2025. “Non sappiamo in che misura il mercato sarà influenzato dalle nuove sanzioni contro le banche russe, in particolare Gazprom”, precisa Irina Kozyï, direttrice dell'agenzia d'informazione specializzata Fruit News, citata dal giornale.

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