La presidente della Federcalcio norvegese ed ex giocatrice Lise Klaveness ha rilasciato ieri sera una dichiarazione controversa dopo il sorteggio che ha collocato Norvegia e Israele nello stesso girone di qualificazione alla Coppa del Mondo.
“La Federcalcio norvegese è al fianco del governo norvegese nella sua richiesta di porre fine immediatamente agli attacchi sproporzionati contro civili innocenti a Gaza”, si legge nella sua dichiarazione.
“Il sorteggio è difficile per noi, al di là dell’aspetto puramente sportivo. Nessuno di noi può rimanere indifferente agli attacchi sproporzionati che Israele ha inflitto alla popolazione civile di Gaza per un lungo periodo di tempo”, ha continuato il presidente.
Klaveness ha anche osservato che la Norvegia partecipa attivamente alle richieste di sanzioni contro Israele sulla scena internazionale: “Israele fa ancora parte delle competizioni UEFA. Dobbiamo occuparci di questo. Stiamo monitorando da vicino la situazione con la FIFA, la UEFA e le autorità norvegesi. “
La leader ha sottolineato la vicinanza del suo Paese al Calcio palestinese: “Siamo anche più vicini alla regione e alla Federcalcio palestinese rispetto alla maggior parte delle altre federazioni europee, perché lavoriamo sul campo da più di 10 anni, con allenatori che creano attività calcistiche per bambini nelle scuole e nei campi profughi.”
Le squadre di Israele e Norvegia si incontreranno il 25 marzo e l’11 ottobre per le qualificazioni alla Coppa del Mondo. La prima partita di marzo è una partita casalinga per Israele, e la FA israeliana sta lavorando per riportare le partite nel paese entro quella data, per evitare di giocare in campo neutro come è avvenuto dall’inizio della guerra.
I norvegesi, inoltre, protestano anche contro la scelta dell’Arabia Saudita come paese ospitante dei Mondiali del 2036, come hanno fatto per il Qatar, per quanto riguarda le questioni relative ai diritti umani.
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