Molti immaginavano le vendite di caldaie a gas in caduta libera, a causa della lotta al cambiamento climatico. Contro ogni aspettativa, hanno registrato un notevole rimbalzo del +15% nei primi dieci mesi dell’anno, constata il sindacato Uniclima. In un comunicato stampa, il suo presidente, Stanislas Lacroix, decifra il fenomeno: “Con un sistema di aiuti, MaPrimeRénov, che resta lento e complesso in un contesto politico-economico inquietante in cui i francesi sono preoccupati per il loro potere d’acquisto, è non è incomprensibile che gli utenti si rivolgano, momentaneamente, a soluzioni di riscaldamento più conosciute, collaudate, con pochi aiuti ma più convenienti e veloci da installare, come le caldaie murali a gas ad altissime prestazioni. energia (THPE). » Le vendite di quest’anno, tuttavia, rimangono a un livello due volte inferiore a quello del 2021, anno che ha preceduto il divieto di installazione nelle nuove case individuali.
Nei vecchi edifici e nelle abitazioni collettive, le caldaie a gas sono davvero una buona alternativa alle pompe di calore (Pac) o alle caldaie a legna? Coordinatore dell’Espace Conseil France Rénov a Dinan Agglomération, Frédéric Le Baut riconosce che essi rappresentano l’unica alternativa in alcuni casi, “in mancanza di meglio”. Nelle abitazioni collettive riscaldate a gas, “in molte situazioni, è difficile poter cambiare energia”, concorda Ronan Olivin, direttore di Aquaclim Service, a Quéven (56).
Tra i 4.000 e i 5.000 euro
Per le famiglie con un budget limitato, la caldaia a gas resta la soluzione meno costosa da installare, anche se non le sono più dedicati aiuti diretti: la bolletta sarà limitata tra i 4.000 e i 5.000 euro. Ancora in sospeso è il previsto aumento dell’aliquota Iva al 20%, dal 1° gennaio, anziché al 5,5%, a causa dell’abbandono della legge finanziaria 2025.
Una pompa di calore aria-acqua, che funziona con l’elettricità e utilizza le calorie dell’aria, è una tecnologia molto più costosa. La fattura molto spesso supera i 15.000 euro. Certo, le famiglie possono beneficiare di aiuti di diverse migliaia di euro, ma il divario resta piuttosto a favore della caldaia a gas. Per quanto riguarda le costose caldaie a legna, gli aiuti finanziari sono stati notevolmente ridotti la scorsa primavera, rendendole meno attraenti.
In termini di costi di esercizio, una pompa di calore installata in un’abitazione ben isolata è più economica di una caldaia a gas. In un’abitazione moderatamente isolata, la situazione è diversa: il rendimento di una pompa di calore diminuisce e “la differenza dei costi di esercizio con una caldaia a gas non è più significativa”, assicura Frédéric Le Baut. Ciò è tanto più vero in quanto il prezzo del gas rimane basso anche se in rialzo.
Più affidabile ma meno virtuoso
Anche in termini di affidabilità la caldaia a gas fa punti: con la sua durata di almeno 20 anni supera quella di un Pac, valutato tra 15 e 20 anni. In definitiva, è sulle emissioni di gas serra che la pompa di calore fa la differenza, grazie all’elettricità, a basse emissioni di carbonio in Francia, che utilizza. Il suo record ambientale è ancora migliore se si tratta di un modello prodotto in Francia, piuttosto che dall’altra parte del pianeta. Al contrario, le caldaie a gas, anche con prestazioni notevolmente migliorate, “emettono molta CO2”, osserva Frédéric Le Baut. E, secondo lui, il biogas “rimane ancora troppo marginale” per renderli sufficientemente ecologici.
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