Due uomini anziani, uno di 90 anni e l’altro di 78 anni, sono stati trovati morti venerdì scorso nella casa del primo a Saint-Joseph (Loira).
Le autopsie dei due corpi rinvenuti, nonché gli interventi tecnici effettuati nell’abitazione dalla Brigata di Ricerca Saint-Etienne e dagli esperti che indagano sulle cause e le circostanze dell’incendio che ha colpito l’abitazione, dimostrano che “il suo proprietario, di 90 anni, ha inizialmente ucciso il suo amico di 78 anni, con il quale frequentava lo stesso centro di tiro sportivo, con un solo colpo di fucile da caccia calibro 12 mm», spiega la Procura di Saint-Etienne.
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“Non si saprà mai il motivo di questa sparatoria mortale”
Il novantenne “ha poi organizzato e fatto scattare un grosso ordigno per dare fuoco alla sua casa prima di tentare il suicidio sparandosi con la stessa arma”, secondo il pubblico ministero di Saint-Etienne, David Charmatz. Aggiunge che l’interessato ha finito “a sua volta soccombendo per arresto cardiaco a seguito delle lesioni non mortali provocate dalla sparatoria e dall’incendio da lui appiccato, a causa del suo stato di salute molto precario”.
“La motivazione di questa sparatoria mortale non sarà mai conosciuta, ma è possibile che l’assassino abbia confuso il suo amico che era in visita con un potenziale ladro”, ha detto David Charmatz. “I decessi risalgono alla fine della giornata del 4 dicembre, giorno delle visite che la vittima dell’omicidio ha fatto al suo amico”, precisa la procura di Saint-Etienne.
Ha spiegato che gli sminatori sono stati inviati nella casa isolata dove è avvenuta la tragedia “per evitare di mettere a rischio gli investigatori, date le circostanze e la personalità del proprietario, un ex militare sopravvissuto e appassionato di armi”.
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