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segui in diretta le rivelazioni della procura della Côtes-d’Armor

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Par

Edoardo Kerfrieden

Pubblicato il

11 dicembre 2024 alle 17:42
; aggiornato l’11 dicembre 2024 alle 18:15

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Morgane, 13 anni, è scomparsa il 25 novembre a Pabu, vicino a Guingamp, suscitando grande preoccupazione nella regione. Dopo più di 15 giorni di ricerche, è stata ritrovata viva martedì 10 dicembre a Coutances, nella Manica.

Questo mercoledì 11 dicembre, alle 18, Nicolas Heitz, pubblico ministero di Saint-Brieuc, terrà una conferenza stampa per illustrare dettagliatamente le circostanze di questa scomparsa e di questa scoperta.

Verranno discussi l’arresto di un sospettato di 21 anni e le conseguenze delle indagini. Segui in diretta gli annunci della Procura.

18:14: Nessuna lesione è stata notata su Morgane

Esaminata da un medico dell’Istituto forense di Rennes, “la giovane non presentava alcuna lesione, né cutanea né ginecologica”, ha detto il pubblico ministero.

18:10: Il giovane sospettato afferma di non aver avuto rapporti intimi con Morgane

L’indagato ha sempre negato di aver avuto rapporti intimi con Morgane, cosa che la giovane ha confermato. Il sospettato sarà posto in custodia cautelare, in modo che “non possa esercitare pressioni sulla vittima. Il fatto che abbia commesso atti simili la primavera scorsa può essere preoccupante”, ha detto il pubblico ministero.

18:07: Il giovane sospettato era di Ille-et-Villaine

Il sospettato, Adrien, era già stato sorpreso in passato con una minorenne di 14 anni. Ha incontrato Morgane su un social network. Morgane lo contattò domenica 24 novembre, dicendogli che aveva litigato con i suoi genitori. Gli aveva chiesto di andarla a prendere a Pabu, all’indirizzo indicato. Sarebbe andato con Morgane a Coutances, alla casa dei suoi giovani lavoratori. Spiegò che si era offerto di accompagnare Morgane a casa, ma che lei aveva rifiutato, dicendo che era felice con lui. Morgana spiegò che non sapeva come uscire da quella stanza.

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18:05: Il pubblico ministero descrive dettagliatamente le circostanze della scomparsa di Morgane

Morgane ha spiegato che usa molto i social network, conversando con gli adulti. Ha spiegato di aver litigato con gli amici del college e con i suoi genitori, che l’hanno accusata di diffondere immagini che potrebbero essere dannose per lei. Morgane spiega che non poteva lasciare la sua stanza. Spiega di essere stata vittima di violenza da parte del giovane che la teneva in camera durante una discussione.

18:00: inizia la conferenza stampa

Il pubblico ministero apre il suo intervento: “Il mio obiettivo è fornire informazioni precise, consentendo di evitare la diffusione di informazioni errate. Morgane e la sua famiglia meritano di ritrovare gradualmente un po’ di tranquillità”.

17:57: La conferenza stampa inizierà presto

La conferenza stampa del procuratore Nicolas Heitz dovrebbe chiarire diversi punti, tra cui le circostanze esatte della scomparsa di Morgane e il ruolo svolto da Adrien, il sospettato di 21 anni che l’ha ospitata a Coutances, in una casa di cura per giovani lavoratori.

17:47: Molti giornalisti presenti a questa conferenza stampa

I media sono ancora più numerosi questo mercoledì 11 dicembre che durante la precedente conferenza stampa del procuratore, a riprova delle numerose domande che rimangono senza risposta in questo caso.

Numerosi media nazionali sono presenti per seguire la conferenza stampa del procuratore della Côtes-d’Armor. ©Laurent Le Fur

17:36: i genitori di Morgane hanno parlato su Facebook

I genitori di Morgane, Aurore e Yoann, hanno voluto inviare una parola di ringraziamento a tutte le persone che li hanno sostenuti durante questa dura prova: “Lasciamo questo piccolo biglietto a tutte le persone che ci hanno sostenuto in questi tempi molto difficili: famiglie, amici, vicini, colleghi, capi, personale dell’istituto, il sindaco e l’intero comune di Pabu. Ringraziamo anche tutte le persone che sono venute a partecipare alle ricerche, sia per le ricerche che per affiggere avvisi di ricerca nelle aziende, nelle stazioni ferroviarie e altrove. Ringraziamo la gendarmeria di Guingamp e la sezione di ricerca di Rennes per il loro coinvolgimento. Abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà da tutta la Francia. Anche se non siamo riusciti a rispondere a tutti, sappiate che abbiamo letto tutto e vi ringraziamo di cuore.’

Un messaggio carico di emozione e gratitudine, a testimonianza di una notevole mobilitazione collettiva. »

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