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Julian Antoine prova più piacere

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Rulles ha anche lasciato troppi rimbalzi offensivi per i Borquins. “E soprattutto ai più piccoli, alle ali e alla capolistanota il leader dei Rullot. Avremmo dovuto bloccarli, impedire loro di rimbalzare. Nel complesso devo dire che Saint-Hubert mi è piaciuto molto. I Borquins giocano in modo corretto e intelligente.“Come la squadra, non era nel suo giorno migliore:”Non sono soddisfatto della mia partita. Non ero abbastanza aggressivo con la palla e non giocavo abbastanza veloce. Succede.

Una settimana dopo aver segnato 88 punti contro Mazy, Rulles era limitato a 55 punti. Gli uomini di François Bodeux non sono riusciti a sviluppare il gioco veloce e hanno sbagliato soprattutto sulle giocate piazzate. “Non abbiamo avuto successo nelle ripresecontinua l’anziano Fratinot. I sistemi di gioco non funzionavano molto bene. Dopo sedici secondi non sapevamo più cosa fare e ci siamo ritrovati a fare tiri complicati. E nell’ultimo trimestre (Nota del redattore: molto debole in attacco, da entrambe le parti), Eravamo un po’ stanchi, a causa della pressione che hanno esercitato durante tutta la partita”.

Ecco la nona sconfitta consecutiva che ovviamente conterà a fine stagione. “Resta frustrante, ma è una sconfitta meno frustrante delle ultime due, dato che siamo stati battuti al tiro proprio alla fine, scivola il leader dei Gaumais. I prossimi due incontri, contro il Fresh Air (questo sabato) e al Fleurus, saranno estremamente importanti. In casa contro il Fresh Air non possiamo assolutamente perdere. Ci crediamo ancora, perché diverse squadre non sono lontane in classifica.

“Stiamo guadagnando forza”

A 20 anni, Julian Antoine ha scoperto il regionale in questa stagione e gli piace, nonostante le sconfitte che si accumulano. “E’ un gioco che mi si addiceha detto. Rispetto al P1 suona sempre duro ed è piacevole. È più fisico, più intenso, ma va bene, resisto. Nelle partite mi diverto molto di più. Le sconfitte? Quando giochiamo non ci pensiamo.

Non gli ci volle molto per sfondare e mettersi al passo. Può creare confusione e fare la differenza con la sua velocità, la sua tecnica, la sua visione di gioco e il suo tiro. Ma tende, a volte, a voler fare troppo, soprattutto nel dribbling. E deve imparare a gestire al meglio i suoi errori. Perché ha in mano buona parte del gioco di Rules. E’ il giocatore principale della squadra. “Nel gioco, nel contenuto, non è poi così male, quando non ti fai domande, quando giochi velocemente, conclude. Stiamo guadagnando forza. Ma ci manca ancora quel qualcosa in più che ci fa vincere. In ogni caso affrontare squadre più forti è il modo migliore per migliorare. Questo ti fa venir voglia di stare al passo ancora di più.

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