Ahi, ahi, ahi, non sappiamo bene il perché (anche se abbiamo una nostra idea), ma le cose si faranno complicate per Intel nel settore delle schede grafiche. Se avessimo una panoramica dei prezzi spagnoli dell’Arc B580, questa volta cominciano ad apparire i prezzi francesi. Chiaramente non ce lo aspettavamo!
Arc B580: almeno 360€!
Attualmente troviamo solo due modelli B580 sul mercato: le versioni Steel Legend e Challenger di ASRock. Inoltre, nonostante la visibile differenza di qualità tra le due carte, il conto rimane molto vicino: solo 10€. Onestamente, potresti anche optare per il modello Steel Legend dato il basso costo aggiuntivo presentato. Tuttavia, ciò che fa sì che questa carta Intel si posizioni come un falso buon affare sono i prezzi praticati. Conta su 359,95 € per il B580 Challenger rispetto a 369,95 € per la versione Steel Legend. Ebbene questi sono i prezzi del gruppo LDLC, ma già questo dà un’idea del conto finale dei prodotti! Su Amazon è anche peggio, ma è un prodotto importato.
Con queste schede ricordiamo che si tratta di modelli entry-level, che competono con la RTX 4060 di NVIDIA. Ancora una volta, anche se la mappa mostra il 50% di VRAM in più e prestazioni annunciate superiori alla scheda camaleonte, onestamente non pensiamo che questo basti a fare la differenza, NVIDIA è troppo ancorata alle abitudini di consumo.
Sfortunatamente, pensiamo che a Intel manchi qualcosa se la scheda fosse finita sotto i 300€, avrebbe potuto suscitare grande entusiasmo; Ricordiamo che le RTX 4060 si trovano intorno ai 300€, sicuramente modelli entry-level, ma pur sempre 300€.
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Per come la vediamo, domani, durante il lancio, Intel rischia di vendere un po’, perché il lancio rischia di suscitare un certo entusiasmo e la carta rischia di essere presto dimenticata. Quindi, per ravvivare l’interesse per questo modello, il marchio dovrà abbassare i prezzi. Tanto più che il vantaggio prestazionale rispetto a NVIDIA così come presentato (da vedere se si concretizzerà nei test), rischia di diminuire rapidamente con il lancio di Blackwell.
Insomma, tutto questo non sembra particolarmente positivo per gli azzurri che, tra il ritardo accumulato e i prezzi che non li distinguono davvero, difficilmente aumenteranno le loro quote di mercato.
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