Si chiude in Francia la stagione dei premi letterari. Sono stati messi in risalto gli autori stranieri di lingua francese, in particolare Kamel Daoud, anche se quest’ultimo è oggi contestato.
La letteratura africana è stata profondamente influenzata dalla colonizzazione. Ai generi tradizionali si sono aggiunti i generi della letteratura occidentale, prima sconosciuti, in particolare il romanzo, che è il genere letterario maggiormente messo in risalto dai premi letterari.
Al di là di questo impatto culturale, la letteratura africana dipende ancora dai paesi occidentali, sia che sia scritta direttamente in francese o inglese, sia che sia scritta in arabo e tradotta. Infatti, è attraverso le grandi case editrici che gli autori possono trovare un pubblico globale e raggiungere la fama.
Per questo dobbiamo accogliere con favore la nascita di un premio letterario locale, il cui obiettivo è quello di valorizzare la produzione marocchina, il premio Abdelmalek Laroui.
L’impatto della colonizzazione sulla letteratura africana
Autori africani rinomati, premiati con premi molto rinomati, hanno saputo eccellere in questi nuovi generi, integrando, in un modo o nell’altro, racconti, poesie storiche come i canti dei griot, tutto un insieme di tradizioni, forme di espressione , umorismo derivante da questo passato letterario spesso solo orale. E nei paesi del Maghreb, dove la scrittura esisteva prima dell’arrivo dei colonizzatori, la letteratura araba, fatta di poesia e di racconti, ignorava altrettanto il genere del romanzo.
Se il primo Premio Nobel per la letteratura assegnato a uno scrittore non occidentale fu quello dell’indiano Rabindranath Tagore nel 1913, fu solo nel 1986 che venne finalmente incoronato uno scrittore africano, il nigeriano Wole Soyinka, seguito nel 1988 dall’egiziano Naguib Mahfouz e nel 2021 dal tanzaniano Abdulrazak Gurnah. Se escludiamo i sudafricani Nadine Gordimer e JM Coetzee, entrambi di cultura occidentale, sono solo tre gli autori africani premiati, di cui uno solo scritto in arabo, su 115 premi dall’istituzione del Premio Nobel nel 1901. .
La situazione è simile nel mondo francofono
Per gli scrittori africani francofoni i premi “grandi” sono quelli francesi, con Goncourt in testa. Creato due anni dopo il Premio Nobel per la letteratura, bisognerà aspettare ancora un anno, il 1987, per premiare il marocchino Tahar Ben Jelloun, poi la marocchina Leila Slimani nel 2016, il senegalese Mohamed Mbougar Sarr nel 2021 e infine questo anno l’algerino Kamel Daoud. Il senegalese Léopold Sédar Senghor, dal canto suo, non ha mai ricevuto il Goncourt, ma il premio Cino del Duca nel 1978 ed è stato membro dell’Académie Française (e di molte altre, tra cui l’Académie du Maroc).
Un nuovo premio letterario in Marocco: il premio Abdelmalek Laroui
Nel novembre di quest’anno in Marocco è stato assegnato un nuovo premio letterario, il premio Abdelmalek Laroui. Creato da sua figlia, Rkia Laroui, è allo stesso tempo un omaggio filiale e il desiderio di mettere in risalto gli autori marocchini, giovani o anziani, ma meno conosciuti di quelli premiati dai grandi premi letterari internazionali, soprattutto francesi.
Assegnato per la sua prima edizione a Jamal Boushaba, critico d’arte appassionato ed esigente, noto per essere stato uno dei fondatori dell’associazione di conservazione del patrimonio di Casablanca “Casamémoire” e per aver partecipato a diversi giornali marocchini (Tel Quel, le 360 , the Desk ). Jamal Boushaba non ha scritto solo per evidenziare le parole di altri artisti, attraverso i suoi articoli e biografie (Saad Hassani, Younes El Kharraz, Rachid Benbrahim Andaloussi…) ha anche pubblicato una raccolta di poesie illustrate dalle foto di “Fields of Night”.
Par François DryComitato di Redazione – Casablanca
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