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In Alsazia, la diaspora siriana felice per la caduta di Bashar al-Assad: “È stato il giorno più bello della mia vita”

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Dallo scorso fine settimana e Il tiro di Bashar al-AssadNazih Kussaibi ha installato la bandiera siriana sul suo divano. Il presidente dell’associazione Alsazia-Siria, con sede in Francia da 45 anni, non si è ancora ripreso dalle emozioni: “va oltre i nostri sogni, è gioia pura. Avevamo un muro sopra di noi, è stato rimosso e abbiamo potuto respirare di nuovo. È straordinario“.

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Non ho mai sentito qualcosa di così forte. È stato il giorno più felice della mia vita” conferma Karam, arrivato a Strasburgo per i suoi studi nel 2011. “Piangevo, saltavo. Avevo bisogno di chiamare tutti. Sentirmi come se appartenessi a tutte queste persone“spiega il giovane.” Karam ora spera di poter tornare almeno qualche giorno nel suo Paese, per ritrovare i luoghi della sua infanzia, ma è ancora troppo presto, dice.

“Potrò mettere fiori sulla tomba di mio papà”

Stessa domanda per Chame che vive a Uhrwiller. È in Alsazia dal 2016 e da allora ha ottenuto la nazionalità francese: “Non avevo davvero speranza di poter tornare nel mio paese.” ammette questa madre, “Ma da allora ho voglia di tornarci, anche solo per pochi giorni, per ritrovare i miei cari e per mettere fiori sulla tomba di mio padre.“.”Ora spero che la transizione venga superata con il minor danno possibile“.

Dobbiamo ricostruire il paese adesso, perché versa in una situazione economica molto povera” conferma Nazih Kussaibi. “Tutti parlano del nuovo regime, dicono che sono islamici e che dobbiamo stare attenti. Te lo dirò, preferisco il diavolo a Bashar al-Assad. E allora diamo loro una possibilità. Vedremo. D’altra parte, saremo molto attenti. Se mai la democrazia dovesse fallire, andremo a manifestare di nuovo“.

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Attualmente in Alsazia vivono circa 3.000 siriani. Una manifestazione è prevista questo sabato a Strasburgo, alle 14, in Place de la Gare.

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