Mentre era sotto controllo giudiziario e divieto di lasciare il territorio franceseMorad Aggoun, ex eletto franco-algerino di Vaulx-en-Velin e della metropoli di Lione, è fuggito in Algeria, dove avrebbe beneficiato della sua complicità per sfuggire al processo d’appello, ha appreso Barlamane.com da fonti che hanno praticato la procedura dei caduti prescelto. Condannato in primo grado a dieci anni di reclusione penale per stupro, violenza sessuale e molestie nei confronti di tre segretarie del suo comune, dovrà comparire in libertà davanti alla Corte d’assise della Loira, a Saint-Étienne.
Un mandato d’arresto internazionale è stato emesso per Morad Aggoun, 52 anni, dopo aver preso una barca per Orano, in Algeria, il giorno prima del processo d’appello. In linea di principio avrebbe dovuto rispondere delle accuse di stupro e molestie sessuali, fatti che aveva in parte ammesso durante il processo di primo grado, nel settembre 2023.
Una via di fuga più facile
Secondo la procura di Saint-Étienne, Aggoun è stato controllato in Spagna, nella regione di Almeria, nella notte tra martedì e mercoledì, prima di prendere un traghetto per Orano. Questa fuga di notizie solleva dubbi sulla complicità di cui l’ex eletto avrebbe potuto beneficiare per aggirare il divieto di lasciare il territorio francese. Diverse fonti suggeriscono un lassismo, se non addirittura una tacita collaborazione, da parte delle autorità algerine, soprattutto perché l’imputato è di origine algerina e avrebbe potuto beneficiare di un’accoglienza favorevole nel suo Paese d’origine.
Il processo è continuato in sua assenza
Nonostante questa fuga di notizie, il processo si è aperto giovedì a Saint-Étienne in assenza degli imputati. Il presidente del tribunale ha chiesto, durante la ripresa del procedimento venerdì, se gli avvocati di Morad Aggoun avessero notizie del loro cliente. Quest’ultimo ha semplicemente risposto negativamente. “Questa fuga di notizie è un atteggiamento vile e sprezzante nei confronti delle vittime e della giustizia”, ha detto Bernard Sayn, avvocato di due dei tre segretari del querelante.
Un passato giudiziario segnato dall’impunità
In primo grado, Morad Aggoun è stato condannato a dieci anni di reclusione penale per aver abusato della sua autorità sui tre dipendenti vittime, ma è stato rilasciato sotto controllo giudiziario in attesa del processo d’appello. Una decisione che oggi suscita forti critiche, vista la sua capacità di sfuggire alla giustizia.
Per il momento non è arrivata alcuna conferma ufficiale riguardo ad una possibile richiesta di estradizione da parte della Francia. L’Algeria, che non ha un trattato di estradizione con la Francia, è regolarmente accusata di offrire rifugio a persone ricercate dalla giustizia francese, in particolare nei casi di doppia nazionalità o di legami privilegiati con le sue istituzioni.
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