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Tadej Pogacar vince tutto e conferma il suo appetito da orco

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Con 25 vittorie nel 2024, coronate al Giro, al Tour de e ai campionati del mondo, Tadej Pogacar ha vinto il Vélo d'or questo venerdì a Parigi, coronando una stagione gigantesca.

Fine della falsa suspense. Questo venerdì, Tadej Pogacar è stato nominato senza molta sorpresa il miglior corridore della stagione 2024 al Gabriel Pavilion e succede così a Jonas Vingegaard. Vincitore anche del premio Eddy Merckx – miglior corridore delle Classiche – lo sloveno (26 anni) ha sbaragliato la concorrenza in una stagione in cui ha trionfato 25 volte.

Autore della doppietta Giro-Tour de France, la prima da Marco Pantani nel 1998, ha puntato al titolo mondiale a settembre, in un'annata eccezionale in cui mancava solo una medaglia olimpica: si era ritirato. Questa è la seconda volta dopo il 2021 che vince il Vélo d’or. Ha davanti Remco Evenepoel, due volte campione olimpico quest'estate a Parigi (corsa su strada e cronometro) e Mathieu Van der Poel, autore della doppietta Giro delle Fiandre-Parigi-Roubaix.

Bardet sotto i riflettori, Kopecky incoronata tra le donne

Tra gli altri vincitori, Romain Bardet si è aggiudicato il premio Bernard Hinault che premia il miglior ciclista su strada francese. A 34 anni, l'Auvergnat – che si ritirerà dopo il Critérium du Dauphiné nel giugno 2025 – si è distinto con un secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liègi dietro a “Pogi”, un 9° posto assoluto al Giro e una vittoria nella prima tappa del il Tour de France, che gli ha permesso di indossare la maglia gialla.

Tra le donne, la belga Lotte Kopecky (29 anni) è stata eletta migliore corridore del mondo e ha vinto il trofeo Eddy Merckx grazie soprattutto ai successi alla Parigi-Roubaix, alle Strade Bianche, ai mondiali e al secondo posto nella Giro.

Il Premio Daniel Morelon per il miglior ciclista francese rappresentante degli sport olimpici fuoristrada (pista, BMX e mountain bike) è andato a Pauline Ferrand-Prévot, campionessa olimpica di mountain bike a Parigi. Il suo equivalente mondiale, il Chris Hoy Prize, è stato assegnato al re della velocità su pista, l’olandese Harrie Lavreysen, tre volte campione olimpico alle Olimpiadi del 2024. Il Trofeo per il miglior paraciclista francese è stato assegnato ad Alexandre Léauté.

Infine, il Premio Gino Mäder che premia azioni di solidarietà o cause sociali intitolato al corridore svizzero morto in seguito a una caduta durante il Tour de Suisse nel 2023, è stato assegnato allo spagnolo Luis Angel Maté.

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