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Morte di Lucas, 25 anni, dopo una lunga agonia nel corridoio d'emergenza: questi fallimenti evidenziati in un nuovo rapporto ufficiale

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Un rapporto pubblicato dall'Ispettorato generale degli affari sociali (Igas) evidenzia i numerosi fallimenti nelle cure del giovane Lucas, morto nel settembre 2023 all'ospedale di Hyères, nel Var, dopo aver trascorso una decina di ore in agonia nei corridoi dell'ospedale. Pronto soccorso.

Nuove schiaccianti rivelazioni sul caso della morte di Lucas, 25 anni. Secondo un rapporto dell'Ispettorato generale degli affari sociali, evidenziato dai nostri colleghi di Parigino, IL “mancata rilevazione di una malattia grave con forma atipica” è infatti la causa della morte del giovane.

Si ricorda che quest'ultimo aveva sofferto per ore su una barella al pronto soccorso di Hyères (Provenza-Alpi-Costa Azzurra), dove era arrivato intorno alle 16 ed era morto dopo mezzanotte per setticemia.

Emergenze subacquee

Secondo il rapporto“la prima visita medica avviene quasi 4 ore dopo”mentre nel caso di Lucas il tempo massimo consentito dalla procedura era di due ore.

“La consegna dell'esame del sangue al laboratorio del polo ospedaliero di Tolone viene effettuata con quasi un'ora di ritardo rispetto al programma previsto dallo stabilimento”come riportato Il parigino.

Il rapporto dà ragione anche alla sua famiglia, che si è pentita di aver rifiutato l'accesso al pronto soccorso e ha protestato per l'informazione “tardivo e insufficiente” che gli sono stati comunicati.

Quel giorno l’ospedale dovette affrontare una giornata eccezionale. L'Ispettorato generale degli affari sociali sottolinea che il giorno della morte di Lucas si sono presentate al pronto soccorso 114 persone e sono state registrate sette uscite della squadra Smur, il doppio rispetto ai tempi normali.

Cosa privare “il consueto servizio di risorse per garantire l'equilibrio del suo funzionamento e interrompere l'assistenza medica del paziente”, sfumare il rapporto.

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