Lo Shin Bet e la polizia israeliana hanno rivelato di aver arrestato a novembre due residenti del villaggio di Massaada, nel Golan, che stavano effettuando missioni per raccogliere informazioni sulle attività dell'IDF nella regione per conto della forza iraniana Quds. Bassam e Tahrir Safadi, padre e figlio, trasmettevano da diversi anni informazioni sulle attività dell'IDF a un giornalista iraniano residente in Siria, che lavora da diversi anni per il ramo palestinese della Forza Quds iraniana, la cui missione è aiutare i palestinesi organizzazioni che promuovono attività terroristiche contro i cittadini dello Stato di Israele.
Tahrir Safadi, un ventunenne residente che studia ingegneria del software, stava raccogliendo informazioni per conto di suo padre Bassam. L'informazione è stata poi trasmessa a Hussam A-Salam Tawfiq Zidan, giornalista del canale iraniano Al-Aalamche vive a Damasco, in Siria. Tahrir e Bassem erano guidati da Hussam Zidan e sotto la sua direzione effettuarono missioni di raccolta di informazioni, comprese fotografie delle forze dell'IDF, movimenti di carri armati, soldati armati, equipaggiamenti, armi e altro, che Zidan trasferì al loro operatore per conto della Forza Quds dell'esercito. Guardie rivoluzionarie in Iran.
A seguito delle indagini dello Shin Bet e della polizia, questo venerdì 6 dicembre 2024 l'ufficio del procuratore del distretto settentrionale ha presentato un atto d'accusa contro Tahrir Safadi, accusandolo di gravi crimini di spionaggio. Dato l'alto rischio che suo padre, Bassem Safadi, rappresenta per la sicurezza dello Stato e la pace pubblica, il Ministero della Difesa ha firmato un'ordinanza che ne dispone la detenzione amministrativa.
“L'indagine su questo caso ha rivelato ancora una volta che elementi dell'asse sciita, guidato dall'Iran, cercano di svolgere attività terroristiche in Israele e sfruttano i residenti dello Stato di Israele reclutandoli per scopi di spionaggio per i propri scopi,” hanno detto la polizia e lo Shin Bet.
“Il Servizio di Sicurezza Generale (Shin Bet) e la polizia israeliana considerano con la massima serietà qualsiasi legame con elementi dell'asse sciita in generale e con l'Iran in particolare, così come le attività di spionaggio che mettono in pericolo la sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi residenti Continueranno ad agire in conformità con l’autorità conferita loro dalla legge e prenderanno tutti i mezzi a loro disposizione per contrastare queste minacce e punire severamente tutte le persone coinvolte”.
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