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la guerra di argomenti per giustificare il sì massiccio e il rifiuto della minoranza – La Nouvelle Tribune

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I deputati della maggioranza parlamentare hanno dato parere favorevole alla legge finanziaria gestione 2025 dopo essersi congratulati con il governo per la sua visione di sviluppo a differenza dei deputati”I democratici” che hanno votato contro, giustificando il loro atto con il divieto di manifestazione nel nord, con la morte di giovani Fayçal Ouorou il che giustifica l’ennesima vittima degli errori della polizia e il fatto di consentire a un funzionario parlamentare, vicino al Presidente dell’Assemblea nazionale, di risponderne. Argomentazioni qualificate dal presidente della commissione Finanze, Gérard Gbénonchirisposte politiche che non hanno alcun legame con la questione all’ordine del giorno.

I CONTENUTI DELLA LEGGE FINANZIARIA, GESTIONE 2025

La legge finanziaria e di gestione del 2025 bilancia risorse e spese per un importo di 3.551,005 miliardi di FCFA. Ha registrato un aumento dell’11% rispetto al bilancio dello Stato, anno fiscale 2024. È stato trasmesso dal Governo per esame in conformità con le disposizioni dell’articolo 109 della Costituzione dell’11 dicembre 1990, come modificato dalla legge n°2019- 40 del 7 novembre 2019 e quelle dell’articolo 60 della legge organica n°2013-14 del 27 settembre 2013 in materia di leggi finanziarie. È stato assegnato dal Presidente dell’Assemblea nazionale alla Commissione Finanze per le questioni di merito e a tutte le commissioni permanenti dell’istituzione per la consulenza. Gli orientamenti economici per il 2025 fanno parte delle direttive del Programma di Azione del Governo (PAG 2021-2026), in linea con il Piano Nazionale di Sviluppo (PND). La legge finanziaria 2025 evidenzia la coerenza della politica di bilancio tenendo conto delle incertezze legate ai rischi climatici e agli shock esogeni. Nonostante ciò, è stata dimostrata la capacità di mobilitare le autorità finanziarie senza dare priorità alla riscossione di nuove tasse e la preoccupazione di espandere lo spazio di bilancio a favore degli investimenti sociali e innovativi.

NUOVE MISURE

La legge finanziaria ora in vigore evidenzia alcune nuove misure. Questi includono, tra le altre cose, la disponibilità dal 1° gennaio 2025 dei fattori produttivi che compongono i kit per dialisi importati o fabbricati nella Repubblica del Benin esenti da dazi doganali (DD) e imposta sul valore aggiunto (IVA), l’utilizzo della tassa sulla sicurezza del corridoio ( RSC), istituito dalla legge n. 2017-40 del 29 dicembre 2017 sulla legge finanziaria per la gestione 2018 e incassati al tasso dell’1% ad valorem, modalità di distribuzione e utilizzo degli interessi di mora definiti con ordinanza del Ministro responsabile delle Finanze. Tra le nuove misure basate sulla relazione presentata figurano i pagamenti in contanti senza autorizzazione doganale di dazi e tasse per importi superiori o uguali a cinquecentomila (500.000) franchi CFA. Gli enti locali devono notificare alla Direzione generale delle imposte entro il 30 novembre precedente la fine di ciascun quinquennio le decisioni relative ai valori di mercato applicabili dal 1° gennaio del quinquennio successivo nella loro giurisdizione territoriale. Tante misure che non lasciano indifferenti i parlamentari, soprattutto quelli a sostegno dell’azione del potere.

LA GUERRA DELLE ARGOMENTAZIONI

Il comportamento dei deputati dell’opposizione non è passato inosservato ai colleghi che faticano a trovare una risposta giusta al loro modo di agire ieri in Parlamento, quando è stato votato il disegno di legge di finanza e gestione 2025. Il presidente della commissione finanze, Gérard Gbénontchi, non capisce come si possa sottolineare la propria presenza nel lavoro di bilancio dimostrando diligenza e contributo rilevante senza perdere di vista l’adozione delle relazioni speciali e poi rifiutarsi di votare la legge. Secondo lui ci deve essere la preoccupazione per agire politicamente. Da qui il rifiuto di votare. Un atto che è una risposta puramente centrata su manovre e strategie politiche. Un modo di vedere che apprezza il deputato Malick Gomina del Blocco repubblicano, che insiste come il suo collega della maggioranza sull’approccio politico dei suoi colleghi dell’altra parte. Ciò in un contesto in cui si osserva la marcia del Paese verso il progresso con molti effetti positivi che stanno gradualmente trasformando le città e le località del Benin. Didier Maixent Djeigo dell’UPR non si pente del suo voto favorevole. Il motivo è molto semplice e riguarda le numerose concretizzazioni del potere in atto, che cura soprattutto l’aspetto sociale, in particolare le classi sportive e culturali senza perdere di vista le mense scolastiche. Tutto ciò si aggiunge ad una politica di mobilitazione delle risorse e di trasparenza nella gestione della cosa pubblica. Il deputato Oroukoubou Yacoubou, nonostante le ragioni di questi colleghi a favore della convalida della legge finanziaria, direzione 2025, ha smontato le argomentazioni per dimostrare che non si sta facendo nulla di meglio per una migliore governance. Ha fatto un giro settore per settore di quello che dovrebbe essere per soddisfare i beninesi che, secondo lui, soffrono il martirio in un momento in cui una minoranza gode della ricchezza nazionale.

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