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Qual è il peso della religione cattolica nell’isola? La Chiesa corsa in cifre

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In occasione della visita di Papa Francesco I ad Ajaccio, questo 15 dicembre, facciamo il punto sulla Chiesa di Corsica, in cifre e dati.

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Non c’è bisogno di guardare molto lontano per sentirsi dire: la Corsica sarebbe un “terra dei cristianiProva ne è: secondo la Chiesa di Corsica, quasi 9 isolani su 10 si dichiarerebbero cattolici. Cifre ben al di sopra della media nazionale, quando nel 2021, secondo un’indagine europea sui valori (Arval), 32 La percentuale dei francesi dichiara di essere cattolica (dati 2018).

Provato o no, il gran numero di persone che diventano cattoliche in Corsica resta indicativo di un territorio fortemente “intriso di cattolicesimo e tradizione cristiana“. E questo, più che”altri paesi o regioni del continente“, stimato nel 2023 François Bustillo, vescovo di Ajaccio – da allora creato cardinale -, con France 3 Corse ViaStella.

Fino al 1801 l’isola contava sei vescovadi: quella di Accia, Ajaccio, Aleria, Mariana, Nebbiu e Sagone. Tutti esistevano almeno dalla fine dell’XI secolo. La ratifica da parte di Napoleone Bonaparte e di Papa Pio VII del concordato che regolava i rapporti tra la Francia e la Chiesa cattolica portò alla loro scomparsa, a favore di un’unica diocesi, la cui sede episcopale si trova ancora oggi presso la cattedrale dell’Ajaccio.

Dal 2001, sull’isola sono state istituite sei regioni pastorali, ricorda la Chiesa di Corsica: Ajaccio-Vicolais-Taravo, Sartenais-Bonifacio-Porto-Vecchio, Plaine Orientale, Nebbio-Golo, Bastia – Biguglia – Cap Corse, Balagne – Cortenais. La Corsica conta un totale di 434 parrocchie nei suoi 360 comuni, oltre a 59 sacerdoti e 15 diaconi. Un clero che tende a diminuire con il passare degli anni: nel 2014 si contavano in Corsica 65 sacerdoti attivi e 15 diaconi. In confronto, nel 1950 c’erano 300 sacerdoti.

Segno che la religione continua a occupare un posto importante nella vita quotidiana dell’isola, i battesimi degli adulti sono proporzionalmente più numerosi lì che nel continente. E, cosa interessante, il loro numero è in costante aumento negli ultimi anni: erano 151 nel 2024, rispetto ai 130 del 2023, e una cinquantina nel 2022.

Ancora di più, circa 200 conferme – sacramento mediante il quale i battezzati ricevono il dono dello Spirito Santo come gli apostoli nella Pentecoste – si sono svolte quest’anno a Corte, a testimonianza di un entusiasmo ancora significativo.

Oltre alla Chiesa, o meglio parallelamente ad essa, esistono in Corsica più di un centinaio di confraternite, che riuniscono poco meno di 3.900 membri. Si tratta per la stragrande maggioranza di uomini – colleghi, dunque -. Ma alcune confraternite sono miste, o anche esclusivamente femminili, e quindi hanno sorelle, o consurelles. Fondate alla fine del Medioevo, queste pie associazioni di laici al servizio della Chiesa si modellavano sull’ispirazione degli ordini francescani.

Banditi con decreto nel 1792, poi autorizzati nuovamente sotto l’Impero, subirono tutte le conseguenze della Prima Guerra Mondiale con la morte di circa 10.000 corsi durante il conflitto, che li portò quasi alla scomparsa. È con il movimento di riacquistato degli anni ’70 che finalmente sono risorti dalle loro ceneri, e da allora sempre più di loro si sono riformati.

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