Dilettantismo e demagogia ambientale hanno provocato ieri la morte di una persona e il ferimento di diversi. – Foto SG per il popolo di Lione
Testo: Marco Polisson – In cima alla salita del circuito, l'edificio bruciato la notte del 3 dicembre 2024 è di proprietà della Città di Lione che ha permesso agli occupanti di insediarsi nonostante l'opposizione di Filippo Cochetsindaco di Caluire.
Un anno e un mese fa, l'assalto a questo edificio, il cui ingresso principale si trova al 16 di rue Pierre Brunier (il secondo, più in alto) da parte di famiglie di immigrati clandestini (circa 80 persone) aveva scatenato una polemica tra i municipi di Lione e Caluire. Ma Gregorio Doucet e le associazioni di aiuto ai migranti non ne hanno voluto sapere. Dovranno essere ritenuti responsabili davanti alla giustizia.
Chi pagherà il conto? Sono stati mobilitati un centinaio di vigili del fuoco – Foto SUD SMDIS
In un comunicato stampa, Pierre Oliverpresidente del gruppo Destra, Centro e Indipendenti, denuncia l'irresponsabilità di Grégory Doucet e del suo esecutivo: “La notte scorsa è scoppiato un incendio in un edificio di proprietà della città di Lione e situato a Caluire et-Cuire. Ciò era purtroppo prevedibile visto lo stato dell'edificio. Il nostro pensiero va innanzitutto alle vittime di questo incendio.
Poco più di un anno fa, quando gli occupanti presero possesso di questo edificio, il sindaco di Caluire, conoscendo lo stato di degrado di questo edificio, emanò un'ordinanza di divieto di residenza e chiese al Metropolis di Lione, competente in materia, di emettere un avviso di pericolo ordine.
“Il sindaco di Lione ha quindi scelto di non richiedere l’evacuazione di questo squat e non è stato emesso alcun ordine di pericolo”.
Qui è quindi impegnata la responsabilità penale del sindaco di Lione. Molte volte nei consigli comunali abbiamo denunciato l'ipocrisia della cosiddetta politica di ospitalità praticata da questa maggioranza del Nuovo Fronte Popolare spinta da gruppi politicamente vicini.
Il 7 novembre 2023, la polizia municipale di Caluire non può fermare l'arrivo degli abusivi
Dodici giorni fa, il sindaco di Lione ha mostrato la stessa passività nei confronti dell'ex scuola Gilibert situata nel 2° arrondissement, non chiedendone l'evacuazione. Quanti altri squat si trovano in edifici appartenenti alla Città di Lione o, sul suo territorio, ad attori pubblici come i social landlords?
Sono necessarie altre tragedie per uscire da questa cecità? »conclude Pierre Oliver.
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