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un calo delle bollette del gas previsto nel 2025, nelle regioni interessate

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Dal 2025 ne beneficeranno alcune regioni della Svizzera romanda riduzioni significative sulla bolletta del gasgrazie alla stabilizzazione del mercato e alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Fornitori multipli hanno già annunciato una riduzione delle tariffe, fornendo una gradita tregua dopo mesi di incertezza economica.

Questo sviluppo potrebbe consentire alle famiglie, come quelle che vivono in case individuali a Neuchâtel, di realizzare notevoli risparmi, ad esempio fino a 700 franchi all’anno. Tali flessioni fanno seguito ad una stabilizzazione del mercato del gas, fenomeno che sembra delinearsi nel medio periodo.

Riduzioni consistenti previste per le famiglie francofone

Annunci recenti da diversi fornitori di gas, come ad esempio Gruppo E et Videosuggeriscono un calo significativo dei prezzi per molte famiglie. Dal 2025 alcune famiglie potrebbero vedere la bolletta del gas ridursi notevolmente, con un risparmio fino al fino a 700 franchi all’anno in regioni come Neuchâtel.

Il calo dei prezzi rientra in un intervallo dal 17% al 22% a seconda dei fornitori e delle regioni. Questa inversione di tendenza è vista come un sollievo dopo mesi di aumento dei prezzi che hanno colpito molte famiglie. I consumatori, che hanno dovuto far fronte a notevoli aumenti dei costi energetici, dovrebbero quindi beneficiare di a bolletta più leggera negli anni a venire. Questo sviluppo avviene in un contesto in cui i prezzi dell’energia stanno iniziando a stabilizzarsi dopo i picchi legati alla crisi geopolitica del 2022.

Stabilizzazione dei prezzi e diversificazione delle fonti di approvvigionamento

Uno dei motivi principali alla base di questo calo dei prezzi del gas risiede nel stabilizzazione del mercatoin particolare grazie alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Dopo l’aumento dei prezzi seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina, la Svizzera ha intensificato le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL). Il GNL, sebbene più costoso del gas trasportato tramite gasdotto, consente alla Svizzera di garantire il proprio approvvigionamento riducendo al contempo la sua dipendenza da rotte geopoliticamente sensibili.

Secondo Laurent Vonmoosdirettore dell’energia presso Videoquesta nuova strategia ha avuto un effetto stabilizzante sui prezzi del gas. L’utilizzo del GNL proveniente dai paesi occidentali, meno esposti alle tensioni geopolitiche rispetto ai tradizionali produttori di gas, ha contribuito a mitigare l’impatto della crisi energetica globale. Tuttavia, sebbene questa diversificazione offra una certa stabilità, non consente un ritorno ai tassi pre-2022, che erano significativamente più bassi.

La stabilizzazione osservata nel 2025 è un sollievo per i consumatori, ma i prezzi rimangono ancora alti rispetto al periodo precedente la crisi energetica.

Un futuro incerto tra stabilizzazione e rischi esterni

Anche se questa riduzione dei prezzi rappresenta un passo avanti positivo per i consumatori, ciò non significa che i prezzi torneranno a livelli normali livello stabile nel lungo periodo. Infatti, anche se la situazione attuale sembra più tranquilla, diverse variabili esterne continuano a influenzare i prezzi del gas. Il climaad esempio, ha un impatto diretto sulla domanda di gas. Un inverno più freddo del previsto potrebbe aumentare la pressione sulle riserve di gas e far salire i prezzi.

Non vanno trascurati nemmeno i rischi geopolitici. Nonostante l’aumento delle importazioni di GNL, la Svizzera resta vulnerabili alle fluttuazioni del mercato globale. Le tensioni nelle regioni strategiche o la riduzione delle esportazioni di gas da parte di alcuni paesi potrebbero nuovamente influenzare i prezzi.

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