Una casa va in fumo a causa del conflitto coniugale. Era la sera del 7 agosto 2023. Un uomo ha dato fuoco alla sua abitazione in una zona residenziale di Moutier. A più di un anno dai fatti, il suo processo si è aperto martedì davanti ai giudici del Tribunale del Giura Bernois-Seeland. Inizialmente è una storia di separazione tra un uomo e una donna. E molto presto un conflitto, legato soprattutto agli alimenti che avrebbe dovuto pagare all’ex moglie, madre dei suoi figli. Nei mesi successivi allo scontro furono lanciate minacce. Promette di “rovinarle la vita” secondo i termini che figurano nell’atto di accusa. L’escalation porta l’imputato a questo ultimatum che pone alla moglie la sera della tragedia. In un messaggio le concede cinque minuti per rinunciare alla comproprietà della casa, anche per abbassare le sue pretese finanziarie. Altrimenti brucerebbe tutto. Allerta la polizia, ma è troppo tardi. Quando è arrivata la polizia, l’intero edificio era avvolto dalle fiamme. L’imputato aveva precedentemente cosparso le parti con gasolio e alcool denaturato. Secondo il Ministero pubblico, aveva preso tutte le misure affinché nulla potesse impedire la propagazione dell’incendio. L’imputato dovrà rispondere di incendio doloso, ingiurie, minacce e tentata coercizione. Il verdetto della corte è atteso giovedì pomeriggio. /oza
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