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La Russia inizia la “sua guerra segreta” contro l’Occidente

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Questa volta non c’è dubbio che la Russia abbia appena iniziato una sorta di guerra segreta contro i paesi occidentali. Impigliata sul fronte ucraino, Mosca sarebbe responsabile di numerosi atti criminali. Una nuova forma di guerra ibrida guidata dal Cremlino.

La Russia in crociata contro l’Occidente

Per diversi mesi, una serie di incidenti preoccupanti in tutta Europa e in Occidente solleva domande. Apparentemente semplici coincidenze come guasti, incendi, attacchi informatici sono, in realtà, atti di sabotaggio attribuiti alla Russia. Questi eventi, anche se discreti, sottolineano un aumento di potere di “ misure ibride » di Mosca contro l'Occidente.

Negli ultimi mesi si sono verificati alcuni eventi emblematici e inquietanti. Tra questi, lo schianto di un aereo cargo DHL vicino a Vilnius, inizialmente attribuito a un problema tecnico, ma ora studiato sotto un prisma geopolitico. Un altro esempio: una serie di attacchi incendiari, tra cui quello di una società ucraina a Leyton (Londra), collega gli attori locali alle reti di spionaggio russe.

Secondo Sir Richard Moore, capo dell'MI6 britannico, questi incidenti fanno parte di un ” campagna concertata » guidato dal GRU, Servizi segreti militari russivolto a seminare il panico e indebolire le infrastrutture occidentali. Questi atti, talvolta attribuiti a gente del posto reclutata tramite reti criminali, complicano ulteriormente la tracciabilità e l’attribuzione diretta a Mosca.

Una guerra ibrida

Gli attacchi informatici occupano un posto centrale nella strategia ibrida della Russia. Lo scorso giugno, un attacco ransomware ha preso di mira un fornitore di servizi sanitari del Regno Unito, paralizzando i sistemi critici. Altre operazioni mirano a interrompere i satelliti per le comunicazioni e le reti ferroviarie, provocando interruzioni transfrontaliere. Queste azioni rendono possibile testare le capacità di risposta degli stati presi di mira, confondendo i confini per evitare una risposta coordinata della NATO.

Oltre agli attacchi diretti, la Russia opera un “ guerra di valori » attraverso campagne di disinformazione volte a fratturare le società occidentali. Ad esempio, i pagamenti agli influencer per diffondere narrazioni anti-ucraine. Tuttavia, rispondere a questo tipo di attacco rimane complicato. Nonostante le sanzioni economiche e le espulsioni dei diplomatici russi, gli sforzi rimangono frammentati. La difficoltà di identificare i diretti responsabili degli attacchi rallenta le risposte coordinate.

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