Diversi paesi dell’Alleanza, guidati dagli Stati Uniti, sono tuttavia riluttanti a prendere questa “decisione monumentale”, come l’ha definita un diplomatico a Bruxelles.
In programma il prossimo anno
I funzionari statunitensi riconoscono in privato che è improbabile che un simile invito venga lanciato poche settimane prima dell’inizio della nuova presidenza Trump. “Un simile gesto prima dell’arrivo della nuova amministrazione farebbe infuriare Trump, il quale adotterebbe immediatamente la visione opposta”, riconosce un diplomatico europeo della NATO.
Questa decisione richiederà tempo e la questione verrà affrontata veramente solo l’anno prossimo, prima del vertice dell’Alleanza previsto per fine giugno all’Aia, ritiene un altro.
Ma fino ad allora, è essenziale pensare alle garanzie che la NATO, o almeno alcuni dei suoi membri, potrebbero dare all’Ucraina, soprattutto in un momento in cui la prospettiva dei negoziati di pace sembra più vicina, secondo questa fonte. Donald Trump ha promesso di portare la pace in Ucraina “in 24 ore”, ma senza dire veramente come intende farlo.
I paesi europei della NATO temono di essere esclusi da un possibile negoziato e molti di loro stanno cercando il modo di assicurarsi un posto al tavolo, hanno spiegato i diplomatici della NATO.
Truppe di terra
E alcuni di questi paesi non escludono l’invio di truppe sul suolo ucraino, ad esempio per monitorare l’instaurazione di un possibile cessate il fuoco, hanno indicato i diplomatici. Tuttavia, sottolineano subito, questa discussione non avviene all’interno della NATO, ma tra alleati europei. L’argomento non sarà quindi all’ordine del giorno martedì e mercoledì, secondo giorno di questa riunione ministeriale presso la sede della NATO.
In alcune capitali europee è in corso una riflessione e quanto più si avvicina la prospettiva dei negoziati, tanto più le discussioni si intensificheranno.
L’Ucraina intende inoltre rafforzare la propria posizione sul campo di battaglia prima di ogni discussione e intende chiedere, ancora una volta, più armi e sostegno militare ai suoi alleati. “La Russia non fa regali. E possiamo garantire la pace solo con la forza: la forza delle nostre armi, della nostra diplomazia e della nostra cooperazione”, ha esortato Zelenskyj lunedì a Kiev, insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Missili ipersonici
Durante un incontro della NATO la settimana scorsa a Bruxelles, l’Ucraina ha chiesto sistemi di difesa antiaerea in grado di proteggerla dal nuovo missile balistico russo Orechnik lanciato da Mosca. Questi sistemi includono il THAAD americano o il sistema Arrow sviluppato da Stati Uniti e Israele.
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