Secondo un nuovo rapporto pubblicato lunedì, le aziende leader nel settore degli armamenti hanno visto i loro ricavi complessivi aumentare del 4,2% nel 2023, con grandi aumenti per i produttori con sede in Russia e nel Medio Oriente.
Il rapporto dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) rivela che i ricavi delle 100 maggiori aziende produttrici di armi ammontavano lo scorso anno a 632 miliardi di dollari, a causa dell’aumento della domanda legata alle guerre in Ucraina e Gaza.
L’istituto ha riferito che “i produttori più piccoli sono stati più efficaci nel soddisfare la nuova domanda”.
D’altro canto, alcune grandi aziende come Lockheed Martin e RTX, con sede negli Stati Uniti e coinvolte in contatti complessi e a lungo termine, hanno registrato un calo dei profitti.
Secondo il rapporto, le 41 aziende produttrici di armi con sede negli Stati Uniti tra le prime 100 al mondo hanno registrato ricavi per 317 miliardi di dollari, con un aumento del 2,5% rispetto al 2022.
Nel 2018, le prime cinque aziende globali del settore sono Lockheed Martin, RTX, Northrop Grumman Corp, Boeing e General Dynamics Corp.
Sei aziende produttrici di armi con sede in Medio Oriente, tra le prime 100 al mondo, hanno visto i loro ricavi combinati aumentare del 18%, raggiungendo un totale di 19,6 miliardi di dollari.
“Con lo scoppio della guerra a Gaza, i ricavi delle armi delle tre società israeliane tra le prime 100 hanno raggiunto i 13,6 miliardi di dollari, la cifra più alta mai registrata dalle società israeliane nei rapporti del SIPRI”, ha indicato l’Istituto.
La crescita dei ricavi è stata più lenta nel settore europeo degli armamenti, esclusa la Russia, nel 2023. I ricavi sono stati pari a 133 miliardi di dollari, in aumento dello 0,2% rispetto al 2022, poiché la maggior parte dei produttori lavorava con contratti più vecchi e a lungo termine.
Ma le piccole imprese europee sono riuscite a sfruttare rapidamente la domanda legata alla guerra della Russia contro l’Ucraina.
Le due principali società di armi russe hanno visto i loro ricavi combinati aumentare del 40%, per un valore stimato di 25,5 miliardi di dollari.
“Questo aumento è quasi interamente dovuto all’aumento del 49% dei ricavi delle armi registrato da Rostec, una holding statale che controlla molti produttori di armi”, afferma il rapporto SIPRI.
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