In Francia, l’Iva sulle bottiglie d’acqua in plastica dovrebbe aumentare dal 5,5% al 20% a partire dal 2025.
L’acqua in bottiglia presto ti costerà di più se fai acquisti presso i nostri vicini francesi.
L’Iva sulle bottiglie d’acqua in plastica aumenterebbe dal 5,5% al 20%. Questo aumento significativo è stato deciso la settimana scorsa dal Senato francese per il bilancio 2025. L’obiettivo è incoraggiare i francesi a bere l’acqua del rubinetto. È anche una reazione allo scandalo “Nestlé”. All’inizio dell’anno l’azienda ha ammesso di utilizzare sistemi di disinfezione vietati per il trattamento delle sue acque minerali.
Questo aumento porterà, ovviamente, allo Stato francese tra 150 e 300 milioni di euro all’anno. Le imprese ritengono che questa decisione danneggerà la loro competitività. Il Senato spera che abbasseranno i prezzi originali, per mantenere bassi i prezzi sugli scaffali.
Concretamente come verrà calcolato questo aumento dell’Iva nei negozi? Se prendiamo l’acqua più economica e più venduta in Francia, la confezione da 6 bottiglie passerà da 1,14 € a 1,30 €.
Nel nostro Paese il litro d’acqua più economico costa intorno ai 20 centesimi. Una confezione da un litro e mezzo costa quindi circa 1,80 euro.
Le differenze di prezzo, che 20 anni fa erano molto marcate tra i due paesi, esistono ancora ma si stanno attenuando. Ciò potrebbe quindi impedire ad alcuni di noi di attraversare il confine.
Ciò che spiega, fino ad oggi, il prezzo più alto delle bottiglie qui è:
- Una tassa sulle bottiglie di 10 centesimi al litro. Questo contributo non esiste in Francia.
- La differenza nell’aliquota IVA, ma quella, appunto, cambierà.
Adesso i nostri governi stanno lavorando anche a un deposito su lattine e bottiglie di plastica. Le bottiglie provenienti dalla Francia potrebbero non essere restituibili, questo sarebbe un ulteriore incentivo per acquistare la tua acqua in Belgio.
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