Figlia di una famiglia di comunisti e antifascisti italiani, è nata a Le Muy (Var) nel 1927. È l'ultima figlia di una famiglia composta anche da Roger, Lina e Léon. I suoi genitori, Violette e Aristide, fuggirono dall'Italia fascista nel 1922 per raggiungere prima l'est della Francia, prima di stabilirsi nel Var dove c'era un folto gruppo di antifascisti italiani, in gran parte toscani. All'interno di questa comunità di immigrati comunisti molto attiva, partecipò alla Resistenza, come agente di collegamento, portando volantini, messaggi, ma anche armi da fuoco, ecc.
Suo padre Aristide e i suoi fratelli, Roger e Léon, sono dirigenti clandestini dell'organizzazione speciale (OS) del PCF, embrione di quelli che diventeranno i Francs-tireurs et partisans, de la forza lavoro immigrata (FTP-MOI). Parteciparono a numerose operazioni di sabotaggio e a diversi scontri armati nel Var poi a Lione dove furono arrestati e poi torturati nel carcere di Montluc.
Alla Liberazione, Hermine incontra Chaim Léon Pulvermacher, un attivista comunista parigino, ultimo sopravvissuto di una famiglia ebrea i cui 23 membri furono decimati nei campi di deportazione e sterminio di Auschwitz. Nel 1952 si sposarono. La coppia si batte per la pace e il disarmo in seguito all'Appello di Stoccolma. Hermine Landini-Pulvermacher detta “Mimi” opera all'interno del Consiglio Mondiale della Pace come collaboratrice del suo presidente, il fisico Frédéric Joliot-Curie. Léon diventa interprete per numerose organizzazioni internazionali. Nel pieno della Guerra Fredda, è in corso la grande battaglia popolare per la convivenza pacifica e per il mantenimento della pace nel mondo.
Negli anni '60 la coppia si trasferisce nella regione parigina. Vivono a Levallois-Perret e sono attivisti molto impegnati. “Mimi” viene eletto consigliere comunale della città di Hauts-de-Seine. Nel 1965 fu nominata segretaria generale del gruppo PCF all'Assemblea nazionale, un ruolo fondamentale nell'organizzazione politica. Questa figura del Parlamento che tutti apprezzano e conoscono con il suo diminutivo soprannome “Mimi” rimarrà nella sua posizione per più di tre decenni, fino al 1998. L'ex FTP-MOI riceve il grado di cavaliere della Legion d'Onore e ufficiale della ordine di merito. La coppia di pensionati si unirà a Nanterre.
Proveniente da una generazione segnata dal ruolo di primo piano dell'Unione Sovietica nella lotta vittoriosa contro la barbarie nazista, come tanti compagni che applaudirono la marcia liberatrice dell'Armata Rossa, l'oscuro attivista vive un vero e proprio strappo con la caduta del Muro di Berlino nel 1989 la scomparsa dell’URSS nel 1991. Negli anni successivi, il dibattito interno al PCF in occasione della «mutazione» lanciato da Robert Hue vede alcuni di loro allontanarsi. Suo fratello Léon Landini e il deputato del Nord Georges Hage fondano il Polo del Rinascimento Comunista in Francia (PRCF) al quale si unisce. Molto legata all'ideale che l'ha portata a combattere nella Resistenza, “Mimi” continua a leggere ogni giorno Umanità. Allora è il momento di partire. Nel luglio 2008 morì sua figlia Sonja. Poi è stata la volta del marito a lasciarla lo scorso luglio dopo 72 anni di convivenza. Umanità porge le sue condoglianze alla famiglia e ai suoi cari.
Pierre Challan
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