Le incursioni della polizia hanno avuto luogo un anno esatto dopo che la Corte Suprema russa ha bandito il “movimento internazionale LGBT”, aprendo la strada ad arresti e procedimenti giudiziari contro la già repressa comunità LGBT+ del Paese. Le forze di sicurezza russe hanno fatto irruzione durante la notte almeno tre bar e discoteche “nell’ambito delle misure per combattere la propaganda LGBT”, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Tass.
I video che circolano sui social media mostrano persone sedute sulla pista da ballo di una discoteca, mentre la polizia antisommossa va in giro gridando ordini. In un altro video, si vedono persone lasciare il popolare club gay Mono nel centro di Mosca con le mani sopra la testa, con un furgone della polizia parcheggiato fuori.
“Valori sessuali non tradizionali”
La polizia ha anche fatto irruzione in una discoteca sospettata di “propagare l’ideologia del movimento LGBT bandito”, secondo le parole del Ministero dell’Interno.
È stato arrestato anche il 48enne direttore dell’agenzia di viaggi “Men Travel” con l’accusa di aver “preparato un viaggio in Egitto per Capodanno per sostenitori di valori sessuali non tradizionali”, riferisce l’agenzia di stampa Tass, citando Polizia Stradale.
Il Cremlino ha inasprito la sua retorica conservatrice da quando è iniziata la guerra contro l’Ucraina, quasi tre anni fa, presentando il conflitto come una battaglia contro l’Occidente e i suoi valori.
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