Secondo i dati INSEE, ad ottobre l'inflazione è aumentata dell'1,2% rispetto all'anno precedente. D'altro canto, rispetto al mese di settembre, i prezzi al consumo sono rimasti relativamente stabili. Questo aumento dell'inflazione ha avuto ripercussioni sul potere d'acquisto dei consumatori, che hanno dovuto far fronte all'aumento dei prezzi in alcuni settori. Nonostante ciò, la situazione economica rimane fragile e incerta, con potenziali conseguenze sulla crescita e sull’attività economica complessiva.
Evoluzione dell'inflazione in Francia
L'ultimo rapporto INSEE indica che l'inflazione in Francia è aumentata dall'1,1% di settembre all'1,2% di ottobre. Questo aumento si spiega principalmente con il calo dei prezzi dell'energia e il rallentamento dei prezzi dei servizi, secondo l'istituto di statistica.
Indice dei prezzi al consumo in Francia
A settembre l'indice dei prezzi al consumo ha registrato in Francia un aumento dell'1,1% su base annua. Questo aumento è inferiore alle previsioni dell'INSEE, che prevede un'inflazione dell'1,2% per questo mese. Nel mese di ottobre, invece, l'inflazione ha raggiunto l'1,2%, il che rappresenta una stabilità rispetto al mese precedente.
Per quanto riguarda l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), ad ottobre si è registrato un aumento dell'1,5%, rispetto all'1,4% del mese precedente. Questo leggero aumento è dovuto soprattutto all'aumento dei prezzi dell'energia, dei trasporti e dei prodotti alimentari.
Impatto sulla politica monetaria della BCE
Il calo dell’inflazione in Francia e nella zona euro ha portato la Banca Centrale Europea a rivedere al ribasso i tassi di riferimento. In effetti, dal 2019, la BCE non ha preso una decisione del genere. Il governatore della Banca di Francia sottolinea che il rischio di non raggiungere l'obiettivo di inflazione è pari a quello di superarlo, cosa che ha influenzato le recenti decisioni di politica monetaria.
In sintesi, la situazione dell'inflazione in Francia è segnata da un leggero aumento nel mese di ottobre, ma rimane al di sotto della soglia del 2%. I settori energetico, dei servizi e alimentare hanno avuto un impatto significativo sull’evoluzione dei prezzi al consumo, mentre la BCE ha risposto di conseguenza abbassando i tassi di riferimento per sostenere l’economia a fronte di questa tendenza al ribasso dell’inflazione.
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