ATS
Le inondazioni causate dalle forti piogge nel sud della Thailandia hanno ucciso nove persone e costretto più di 13.000 persone all’evacuazione, secondo un nuovo rapporto annunciato sabato dalle autorità. Il governo ha inviato squadre di soccorso.
“Le inondazioni in otto province meridionali della Thailandia hanno colpito 553.921 famiglie e provocato nove morti”, ha scritto l’agenzia nazionale per la gestione dei disastri sulla sua pagina Facebook.
Più di 13.000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie case e sono stati aperti centri di accoglienza temporanei nelle scuole e nei templi. Il giorno prima le autorità avevano segnalato due morti nella provincia di Pattani e altri due in quella di Songkhla, dopo il primo giovedì nella regione di Narathiwat.
Le immagini trasmesse dai media locali mostrano residenti sommersi fino al petto che avanzano con difficoltà in acque fangose e auto sommerse. Due ospedali della provincia di Pattani hanno sospeso la loro attività per preservare le infrastrutture e le attrezzature, ha affermato il governo tailandese in un comunicato stampa pubblicato sul suo sito web.
80.000 persone nei rifugi
Quest’ultimo ha annunciato l’invio di squadre di soccorso nelle zone colpite e aiuti per 1,7 milioni di dollari per ciascuna provincia colpita. L’agenzia meteorologica nazionale ha avvertito che “piogge molto forti” potrebbero continuare a piovere su alcune parti del sud la settimana successiva.
Nella vicina Malesia almeno 80mila persone sono state portate nei rifugi, anche a causa delle inondazioni causate dalle piogge, con le autorità che hanno deplorato almeno quattro morti.
Gli episodi monsonici si ripetono ogni anno in Thailandia. Tuttavia, gli scienziati affermano che il riscaldamento globale sta aumentando la loro intensità e potrebbe rendere più frequenti le inondazioni distruttive. Nel 2011, più di 500 persone sono state uccise e milioni di case sono state danneggiate dalle diffuse inondazioni che hanno colpito il paese.
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