A cinque anni dal devastante incendio che segnò la Francia e il mondo intero, Notre Dame di Parigi si prepara a riaprire i battenti con una cerimonia inaugurale prevista per il 7 e 8 dicembre. Questo venerdì, 29 novembre, Emanuele Macron ha visitato la cattedrale per la settima volta dopo l'incendio. Questa visita è stata speciale poiché ha posto fine al gigantesco lavori di restauro intrapreso per cinque anni.
Dopo una visita durata più di due ore, Emmanuel Macron ha esaminato l'intera cattedrale, dalla navata alle cornici. IL presidente della Repubblica ha poi rivolto alcune parole di ringraziamento ai 1.300 collaboratori e accompagnatori presenti.
Un progetto eccezionale e storico
L'incendio del 15 aprile 2019 ha distrutto la struttura storica soprannominata “la foresta”, devastato il tetto e fatto crollare l'emblematica guglia progettata da Viollet-le-Duc. Questa tragedia ha scatenato un’ondata di commozione globale, seguita da una mobilitazione senza precedenti: più di 840 milioni di euro sono stati stanziati da mecenati, imprese e privati per ripristinare questa situazione. capolavoro dell'arte gotica.
Il sito, descritto da Emmanuel Macron come “sfida folle”, ha mobilitato quasi 2.000 artigiani ed esperti di vari mestieri: carpentieri, roofer, scultori, campanistiarchitetti e molti altri. La ricostruzione è stata effettuata nel rispetto scrupoloso delle tecniche storiche nel rispetto delle norme moderni standard di sicurezza. La guglia, ricostruita in modo identico, è stata reinstallata in cima, ricreando l'armonia visiva che aveva tanto segnato parigini e visitatori.
IL pietra bionda della Cattedraleormai ripulito dallo sporco accumulato nei secoli, illumina ancora una volta l’edificio, rendendolo, nelle parole del presidente, “più ospitale e solare che mai”.
Un omaggio nazionale ai costruttori
Durante il suo discorso, Emmanuel Macron ha reso omaggio agli artigiani e ai contributori di quello che ha definito il “cantiere del secolo”. “Eravate gli alchimisti del cantiere e avete trasformato il carbone in arte”dichiarò emozionato. Il Capo dello Stato ha anche salutato, non senza una punta di emozione nella voce, la memoria del Generale Jean-Louis Georgelinche gestiva il ristorante prima della sua morte nel 2023.
Tra i partecipanti a questo grande progetto sono stati particolarmente onorati i conciatetti, i doratori, i ponteggiatori e gli scalpellini. Emmanuel Macron ha sottolineato lo spirito di solidarietà unico che ha animato le squadre, unendosi artigianato et tecnica dell'innovazione per affrontare questa sfida colossale.
“L’incendio di Notre-Dame è stato una ferita nazionale e voi ne siete stati il rimedio con la volontà, con il lavoro, con l’impegno”, ha dichiarato Emmanuel Macron, ricordando coloro che hanno giudicato “arbitrario” O “fou” il termine di cinque anni fissato per la ricostruzione.
Un tour della cattedrale restaurata
Durante la sua visita, Emmanuel Macron ha percorso le principali realizzazioni del sito, dalla navata alla struttura, compreso il attraversamento del transetto e il Cappella di Saint-Marcel. In ogni fase, si meravigliava dei dettagli restaurati, definendo la struttura a “vera foresta” e accogliere l'equilibrio estetica dell'altare.
Filippo Jostresponsabile della ristorazione, ha accompagnato la visita rievocandone i momenti più significativi. “Cinque anni dopo la visione della desolazione, vedete la cattedrale come non l’avete mai vista”ha detto. Il Presidente, visibilmente commosso, ha rievocato il ricordo della Pietà che emergeva sola dalle macerie dopo l'incendio, un'immagine che ha sconvolto il mondo intero.
Sebbene le cause precise dell’incendio rimangano sconosciute, questa riapertura segna una nuova fase la storia di Notre Dame di Parigi. Monumento iconico, è pronto ad accogliere ancora una volta milioni di visitatori, offrendo una vibrante testimonianza dell'arte gotica e della capacità umana di ricostruire l'insostituibile.
Un evento globale
La riapertura di Notre-Dame de Paris è pensata come un momento di influenza internazionale. Emmanuel Macron ha invitato molti leader stranieri all'inaugurazione, anche se l'elenco dei partecipanti non è stato ancora confermato. Papa Francesco, dal canto suo, ha declinato l'invito, preferendo recarsi a Corsica la settimana successiva.
Le cerimonie saranno caratterizzate anche da un intervento pubblico del Presidente sul piazzale antistante la cattedrale il 7 dicembre, alla presenza di rappresentanti religiosi, politici e culturali. Questo evento, combinato con il successo di Olimpiadi di Parigi quest’estate, rientra tra i grandi progetti che il presidente intende inserire nel patrimonio del suo quinquennio.
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