È probabile che i televisori costeranno di più nei prossimi mesi. Le placche tettoniche sotto questo mercato si stanno effettivamente spostando, con la Cina in una posizione forte per dettare i prezzi dei pannelli LCD. I produttori coreani stanno spingendo verso la fascia alta puntando sugli OLED, ma anche qui la Cina ha una risposta.
Samsung e LG stanno cercando di imporre la tecnologia OLED nei loro televisori: la tecnologia offre infatti prestazioni decisamente migliori in termini di visualizzazione e anche di consumo energetico. Ma provoca anche un aumento dei costi che si ripercuote sul prezzo dei televisori… e sui portafogli degli spettatori.
La Cina mette pressione sui produttori coreani
Si prevede che le spedizioni di pannelli OLED raggiungeranno 6,48 milioni di unità nel 2024, con un aumento del 22% nel 2024, secondo i dati del DSCC. In questo settore di fascia alta, i produttori coreani sono minacciati dall'ascesa dei concorrenti cinesi, che hanno scelto di puntare su Mini LED e QD-LCD, due tecnologie basate su LCD che migliorano notevolmente luminosità e resa dei colori.
Il problema è che l'entry level non è molto più attraente per Samsung e LG. In questo settore è la Cina a imporre la sua legge: nonostante la debolezza della domanda, i fornitori del Paese sono riusciti a stabilizzare i prezzi adeguando al ribasso la loro produzione. I costi di fornitura dei pannelli LCD di Samsung sono stati di 4,2 miliardi di dollari nei primi tre trimestri, il 35% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Per LG l'aumento dei costi ha raggiunto addirittura il 50%!
I produttori coreani non hanno aiutato la loro situazione cedendo le loro linee di produzione di LCD ai rivali cinesi. Lo scorso settembre, LG ha venduto la sua fabbrica di Guangzhou a TCL; Samsung e Sharp hanno già interrotto la produzione di LCD. Dovranno ora accelerare lo sviluppo delle innovazioni OLED per evitare di perdere quote di mercato a favore della Cina.
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