Questi tre adolescenti di 15 e 16 anni sono sospettati di aver minacciato di morte uno dei loro insegnanti e suo figlio tramite un gruppo Snapchat. Saranno presentati al giudice dei bambini.
La vicenda sconvolse profondamente la comunità educativa marsigliese, innescando l’apertura di un’indagine giudiziaria sulle minacce di morte. Tre giovani sospettati sono stati arrestati e saranno presentati al giudice minorile, abbiamo appreso. Le Figaro della Procura di Marsiglia.
Questi tre adolescenti, due ragazzi e una ragazza di 15 e 16 anni, sono sospettati dai giudici di aver minacciato il loro insegnante del liceo Rempart-Vinci situato nel 7° arrondissement. Come rivelato da Le Figaro all’inizio di questa settimana, uno screenshot di un gruppo Snapchat chiamato «Baluardo 5» in riferimento al nome del liceo era stato portato all’attenzione del docente.
Su di esso, diversi individui stavano proiettando in particolare “abbattere” l’insegnante e suo figlio che frequentavano lo stesso liceo all’ultimo anno. Secondo una fonte, uno degli individui avrebbe scritto che era necessario uccidere “il PD e i suoi daron (sic)” et “gettate nella spazzatura il PD e la sua grande battuta (sic)”insulti omofobi rivolti al giovane, già violentemente deriso da diversi studenti dell’istituto secondo questa fonte.
Controllo giudiziario e divieto di rientro alle scuole superiori
La rivelazione di questi elementi aveva motivato il professore a sporgere denuncia nei confronti “Minacce di morte scritte”. La procura di Marsiglia ha subito aperto un’indagine, cercando di identificare il più presto possibile gli autori di queste minacce. Non sorprende che provenissero da diversi studenti di una classe nota all’insegnante per aver instaurato un clima colorato “razzismo, antisemitismo, cospirazione e negazionismo”. Secondo la sua testimonianza, questa classe BTS (certificato di tecnico superiore) sarebbe composta da diversi studenti “mettere in discussione la teoria dell’evoluzione”.
I tre studenti identificati sono stati arrestati e condotti questo venerdì davanti alla Procura dei Minori del Tribunale di Marsiglia. Ora sono incriminati per atti di “Minaccia di morte scritta basata sull’orientamento sessuale e minaccia di morte scritta contro persona che detiene pubblici poteri”. Saranno presentati al giudice dei minori per un’udienza di colpevolezza.
L’accusa ha chiesto la messa sotto controllo giudiziario per uno degli adolescenti e una misura educativa giudiziaria provvisoria per gli altri due. Sempre secondo queste richieste, ai tre studenti potrebbe essere vietato di frequentare nuovamente il liceo e di entrare in contatto con le vittime. Il rettorato di Aix-Marsiglia, che ha preso in mano la situazione “molto sul serio”hanno offerto protezione legale e sostegno psicologico al professore preso di mira dalle minacce.
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