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Questo marchio adorato dalle ragazze adolescenti sta vivendo un ritorno alla gloria

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Pubblicato il 29 novembre 2024 alle 9:55

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© Agenzia/Bestimage

Abercrombie & Fitch dimenticati? Certamente no. Il marchio è considerato “uno dei fenomeni borsistici dell’anno 2024”.

La cultura pop degli anni 2010 è stata segnata da queste modelle a torso nudo sui marciapiedi e da queste boutique che distribuivano profumi in tutto il quartiere… Abercrombie & Fitch è stata un’intera epoca, non necessariamente brillante, che prometteva un guardaroba “adolescente cool e popolare”. nel momento in cui gli One Direction dominavano le classifiche. Ma dopo anni di splendore, l’hype del marchio americano è crollato. Tanto da essere additato da documentari, tra cui “Abercrombie & Fitch: A Brand on the Edge” disponibile su Netflix, e da testimonianze sconvolgenti di ex dipendenti sui dietro le quinte del marchio. Ma tutto questo appartiene ovviamente al passato da quando Abercrombie & Fitch è tornato, più potente che mai. Sollevato dalla sua dolorosa eredità, il marchio ha ripristinato la propria immagine con abiti dalle taglie più inclusive, design attuali e soprattutto è riuscito nel suo passaggio al digitale. Abercrombie & Fitch ha sfruttato la crisi sanitaria e le restrizioni per chiudere i suoi negozi non redditizi. Tanto che il marchio è tornato a livelli di profitto identici a quelli dei tempi d’oro, alla fine degli anni 2000. Le vendite sono addirittura aumentate al 14% durante questo terzo trimestre, il che significa una crescita straordinaria. Ma è soprattutto l’immagine del marchio che riesce a ricostruirsi, soprattutto sui social network. Gli influencer prendono il posto dei venditori di modelli nudi con un bottino stimolante, creando così desiderabilità e viralità.

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Il lato oscuro di Abercrombie & Fitch

Un tempo sinonimo di stile ed esclusività tra i giovani, il marchio ha vissuto una discesa agli inferi segnata da scandali e una reputazione offuscata. Negli anni 2000, il marchio ha prosperato coltivando un’immagine elitaria, con boutique oscure, modelle magre e campagne pubblicitarie ipersessualizzate. Tuttavia, questa strategia si è inasprita quando sono emerse accuse di discriminazione. L’ex CEO Mike Jeffries ha dovuto affrontare pesanti critiche per commenti controversi, inclusa la sua affermazione secondo cui il marchio era solo per “persone belle e belle”. Si sono verificate anche cause legali per discriminazione nelle assunzioni, in cui i dipendenti hanno affermato di essere stati ignorati a causa della loro etnia. Quel che è peggio, è scoppiato uno scandalo ancora più oscuro: accuse di traffico sessuale che hanno coinvolto Mike Jeffries, vicino a Jeffrey Epstein. Un’indagine ha rivelato che avrebbe orchestrato, con il miliardario Les Wexner, una rete che sfruttava uomini per prestazioni sessuali alle feste, con la promessa di guadagni o opportunità professionali. Allo stesso tempo, Abercrombie non è riuscita ad adattarsi alle nuove tendenze dei consumatori, come il passaggio ad un abbigliamento più inclusivo e casual. La caduta di un impero che portò quindi ad un completo rinnovamento. Scommessa vincente?

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