E quindi, se la proposta del senatore della Guadalupa di far passare l’aumento di 9 euro alla fine 2,63 euro non è stato trattenuto.
Anche i funzionari eletti repubblicani hanno presentato un testo identico che gli è stato adottato.
Si prevede quindi una misura eccezionale per i territori d’oltremare. Si afferma che si mira a correggere un “disparità tariffaria che colpisce le popolazioni d’oltremare che viaggiano tra la Francia metropolitana e i suoi territori in un viaggio di andata e ritorno, in classe economica, come proposto dall’emendamento del governo.
Pertanto, questo subemendamento propone di mantenere la tariffa applicabile a questi viaggi a 2,63 €, in conformità con la tariffa di solidarietà prevista per il trasporto aereo, come definita al 2° dell’articolo L. 422-20. Garantisce un’applicazione equa per tutte le popolazioni interessate”.
Questa scala, quella applicata prima della decisione del governo di triplicare l’importo della tassa, dovrebbe quindi applicarsi ai territori d’oltremare e alla Corsica.
Allo stesso tempo, come vi abbiamo rivelato questa mattina, la scala dovrebbe evolversi anche per altre destinazioni, se la PLF 25 sarà mantenuta dal governo e votata dall’Assemblea nazionale.
“Abbiamo proposto testi a 150 senatori, li abbiamo inviati due volte.
Il Senato ha infatti adottato un testo che riprende il progetto iniziale, che prevede in genere l’aumento della tassa per le destinazioni europee da 9 a 5,30 euro. Contrariamente a quanto circola attualmente, abbiamo avuto anche un emendamento ripreso da una senatrice, Madame Petrus, che ha ripreso alla lettera il testo che le è stato chiesto di presentare, e che esclude l’Oltremare e la Corsica.
È un’azione di cui possiamo ancora essere soddisfatti”, ha affermato Valérie Boned durante il congresso Selectour a Doha.
E per continuare con le parole del presidente dell’EDV, un altro testo è stato infatti adottato dal Senato. A presentarlo sono stati l’Unione centrista e 60 senatori.
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