Lunedì 25 novembre è stato arrestato un uomo sospettato di aver ucciso due donne nel 1988 e nel 2000 nell'Isère.
Per le famiglie delle vittime, questo progresso nelle indagini ravviva la speranza di ritrovare l'assassino.
L'identificazione del sospettato è stata possibile grazie al ritrovamento del suo DNA.
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Le 20:00
Gli investigatori potrebbero aver finalmente messo le mani sull'assassino di Nathalie Boyer e Leila Afif, entrambe uccise in Isère, rispettivamente il 3 agosto 1988 e il 7 maggio 2000, sospettato di essere collegato a questi due delitti, un uomo sulla sessantina. già noto alla magistratura, è stato arrestato in Borgogna questo lunedì 25 novembre. Da allora è stato interrogato in custodia di polizia a Grenoble.
File presi da zero dal centro casi irrisolti
Questo arresto è stato possibile grazie al lavoro dell'unità “cold case”, dedicata ai casi irrisolti, del tribunale di Nanterre (Hauts-de-Seine), come mostra il video del notiziario TF1 all'inizio di questo articolo. I fascicoli su questi omicidi sono stati riavviati da zero, alla ricerca di eventuali indizi precedentemente dimenticati che potessero essere riportati alla luce grazie alle nuove moderne tecniche investigative.
Il DNA del sospettato è stato scoperto per la prima volta nei sigilli del caso Leila Afif, una madre di 40 anni uccisa a colpi di arma da fuoco e ritrovata in un canale. Gli investigatori hanno poi collegato la morte, avvenuta nella stessa zona geografica, di una giovane donna, Nathalie Boyer, la cui gola è stata tagliata all'età di 15 anni dopo aver fatto una passeggiata. Questo progresso nelle indagini rappresenta una grande speranza per chi le è vicino: “Quando torniamo a vedere una famiglia 36 anni dopo gli eventi, per dire loro che una persona è in custodia di polizia e che forse sono loro l'autore del reato, è ovviamente un insieme di sentimenti contrastanti sapendo cosa ha fatto, come ha fatto esso… Questa verità non è ancora a portata di mano.”tempra il loro avvocato, Me Corinne Herrmann, al microfono di TF1.
Un legame con la scomparsa di Charazed Bendouiou, 10 anni?
Altri casi penali potrebbero presto andare avanti, perché Nathalie Boyer è una degli “scomparsi dell'Isère”, una decina di bambini scomparsi o trovati morti nel dipartimento tra gli anni '90 e gli anni 2000. Tra questi dossier c'è quello di Charazed Bendouiou. Scomparve nel 1987 all'età di 10 anni, mentre giocava fuori dal suo palazzo a Bourgoin-Jallieu.
Non è mai stata ritrovata, ma sua sorella rimane più fiduciosa che mai che un giorno saprà la verità: “Ci chiediamo automaticamente se ci sia o meno un legame con gli altri affari dell'Isère. Vediamo che funziona. Ho la storia completa e vedo chiaramente che è andata avanti, ma qui vediamo francamente che c'è un enorme passo compiuto.”
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La custodia del sospettato terminerà venerdì mattina. Potrebbe quindi essere deferito a Nanterre per un'eventuale incriminazione.
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